Anuga Executive Summit, il preludio di prima classe alla vigilia di Anuga

Alla vigilia di Anuga, la più grande fiera mondiale per gli alimenti e le bevande, l'Executive Summit di Anuga vedrà un pool selezionato di responsabili nazionali e internazionali del settore alimentare e del commercio alimentare a confronto circa le più recenti tendenze del settore. Il vertice esecutivo di Anuga è allo stesso tempo una conferenza di specialisti e un network. Esperti famosi mettono a disposizione conoscenze pratiche e di settore in un formato condensato e forniscono preziosi imput per una vivace discussione. Quest'anno il vertice esecutivo di Anuga, in programma al Theater am Tanzbrunnen di Colonia il 6 ottobre 2017, è intitolato "Omnishoppers ovunque: sfide della digitalizzazione per il settore alimentare e l'industria del consumatore". Tra i relatori saranno presenti Johannes Steegmann (Rewe) e Matthias Heutger (DHL). 

L'evento è organizzato congiuntamente dall'Associazione federale del commercio al dettaglio tedesco (BVLH), dalla Federazione delle industrie alimentari tedesche (BVE) e Koelnmesse GmbH, e verterà principalmente sulla digitalizzazione: la rivoluzione digitale, infatti, si è già estesa anche ai produttori di alimenti e il commercio alimentare. I nuovi concetti basati sui dati non solo modificano la commercializzazione, la vendita e l'approvvigionamento di alimenti, ma anche lo sviluppo del prodotto e l'organizzazione dei flussi di beni. Inoltre vanno di pari passo con l'evoluzione della cultura aziendale. Poiché la gestione delle unità business digitali richiede nuovi approcci di gestione del team ad esempio.

Attualmente, diversi modelli di business sono in competizione, quando si tratta di strategie di marketing digitali per il cibo. Questi includono mercati digitali, modelli B2C, concessionari specializzati, supermercati online puri con la propria logistica.
Questa diversità conferma la previsione attualmente condivisa dalla maggior parte dei ricercatori di mercato: come acquirente di cibo, il consumatore diventerà presto un omnishopper, combinando i canali di acquisto per la propria soddisfazione. Egli si aspetta un'esperienza di acquisto in rete, dove tutti i punti vendita tradizionali, i media online e l'utilizzo di dispositivi mobili si fondono in uno.

Il cliente del prossimo futuro acquisirà prevalentemente informazioni sui prodotti dai social media, sui mercati virtuali e sui portali comparativi. A questo scopo utilizzerà principalmente lo smartphone o il tablet. Le applicazioni mobili diventano quindi sempre più importanti sia per ottenere informazioni prima e durante l'acquisto di alimenti sia per il marketing dei prodotti.

I consumatori utilizzeranno sempre più spesso i servizi messenger come strumenti di acquisto. Per tale ragione sempre più aziende commerciali e produttori di beni di consumo stanno esaminando attentamente il potenziale dei chatbots. La prospettiva verte sul robot di conversazione basato sull'intelligenza artificiale per agire contemporaneamente come assistente di shopping virtuale e consulente di acquisto digitale. I primi progetti pilota sono già in fase di test.

La tecnologia che permette di far convergere commercio online e offline è già disponibile. In questo modo, i sensori dell'area di vendita comunicano con lo smartphone del cliente. Ciò consente di indirizzarlo al giusto scaffale e di offrirgli le informazioni relative al prodotto nonché lo stimolo all’acquisto, tramite il suo cellulare. Questo ramo della navigazione per telefono cellulare può anche essere implementato per analizzare i movimenti dei clienti.

La digitalizzazione reca in se grandi cambiamenti non solo per il commercio, ma anche per i produttori di beni di consumo, i quali sono sempre più preoccupati di essere sostituiti da modelli di business digitali che soddisfano le esigenze dei clienti più recenti in modo più efficiente o più economico.

I produttori di FMCG (Fast-Moving Consumer Goods) incontrano questa minaccia in modi diversi. A livello strutturale, sempre più aziende stanno creando un proprio settore per le attività digitali sotto la direzione di un CDO, con la creazione di filiali proprie per la definizione di attività digitali.

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