Speciale Cibus 2016 – Apre i battenti l’edizione dei record di Cibus

Dal 9 maggio al 12 un percorso che lascia spazio a tremila espositori, numerosi convegni, focus sulle macro e microtendenze in atto a livello di consumi, incontri con i buyer di tutto il mondo. Inaugura il ministro Mipaaf, Maurizio Martina

Sulla scia del dopo Expo i numeri di Cibus 2016, il Salone internazionale dell’alimentazione, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, sono da record: 3 mila espositori su un’area di 130.000 metri quadri, 70.000 visitatori attesi, di cui 15.000 dall’estero. Arriveranno 2.000 top buyer da ogni continente, grazie alla collaborazione con ICE Agenzia e ad un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, con il contributo da parte del Governo -attraverso il Mise- nel quadro di programma promozionale del Made in Italy agroalimentare “The Extraordinary Italian Taste”.

Il programma completo della 18° edizione di Cibus, forte di una expertise di oltre 35 anni, sviluppata ulteriormente proprio nel semestre di Expo 2015 con l’arrivo di centinaia di top buyer esteri nel padiglione “Cibus è Italia”,  conferma la manifestazione nelle vesti di piattaforma per eccellenza dell’industria alimentare per incrementare gli scambi con i mercati esteri.

L'inaugurazione a Parma vede protagonista il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. Si proseguirà fino al 12 maggio.  In concomitanza con l’evento fieristico si tengono il “World Food Research and Innovation Forum” e l’assemblea annuale di Federalimentare.

Luigi Scordamaglia_2014“In termini qualitativi, di valore aggiunto e conseguentemente di prezzi riconosciuti ai nostri prodotti sui mercati internazionali, l'esportazione agroalimentare italiana non ha concorrenti -ha sottolineato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare – Il traguardo di 50 miliardi di euro a fine decennio garantirebbe un aumento degli occupati diretti e indiretti di circa 100.000 unità e permetterebbe al Made in Italy alimentare di entrare nella leadership europea colmando in parte il gap con gli altri Paesi. Con un 6-7% di aumento dell'export l'anno, l'obiettivo è alla nostra portata. Oggi la sfida è quella di trasformare quei progetti capaci di creare occupazione e ricchezza, in investimenti e in risultati in termini di esportazione del food and beverage italiano per consolidare un trend di crescita positivo. E se Expo ha consacrato nel mondo il modello alimentare italiano come modello di riferimento internazionale, quest'edizione record di Cibus sarà l’occasione per ribadirlo. Stiamo già guardando oltre, per rafforzare in futuro la presenza internazionale di questa manifestazione con modalità che diano sempre più servizi e vantaggi competitivi alle aziende italiane che promuovono i loro prodotti nel mondo".

cellie_bassa_ok“Cibus 2016 è il traguardo di anni di lavoro -ha sottolineato Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma-  durante i quali abbiamo accompagnato le imprese alimentari italiane nelle più importanti fiere internazionali di settore (da Pechino a Bangkok, da Chicago a San Francisco), organizzando road show (Tokio, Dubai, Singapore) e incontri con i buyer esteri nel Cibus Market Check (da Mosca a New York, da San Paolo a Shanghai). La sfida è trasformare Cibus in una piattaforma permanente per la promozione all'estero a disposizione del food Made in Italy e delle istituzioni. Con le 3mila aziende espositrici, tutte espressione del Made in Italy alimentare, daremo al mondo una rappresentazione straordinaria del nostro patrimonio di competenze lungo tutte le filiere”.

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