Specializzata nella modellistica per le previsioni sui mercati agroalimentari, Areté sceglie la Spagna per aprire la sua prima sede estera. I motivi di questa scelta possono essere facilmente individuabili nei numeri che riguardano il settore e la penisola iberica.
La Spagna è, infatti, la quarta potenza agroalimentare in Europa, con quasi 140 miliardi di fatturato di settore (circa il 3% del pil spagnolo), 70 miliardi di valore dell’export e oltre 30mila imprese produttrici di alimenti e bevande. Dati a parte, ci sono anche alcuni importanti punti di contatto con l’agroalimentare italiano: su tutti l’importanza dei prodotti mediterranei che spaziano dal grano duro, all’olio d’oliva, ai pomodori da industria fino all’ortofrutta.
Areté
L'azienda, che fornisce previsioni e scenari su quasi 50 materie prime ad uso dell’industria e della distribuzione alimentare, oltre a rilevazioni real time su centinaia di altre referenze della filiera, ha registrato un fatturato in crescita di oltre il 20% annuo negli ultimi quattro anni. Tra i clienti di Areté (The Agri-Food Intelligence Company) compaiono nomi come Barilla, Lavazza, Lindt, Morato, Sperlari, Granarolo, Montenegro, Eridania e molti altri, ma anche molte aziende della distribuzione moderna, da Coop Italia a Selex, da Eurospin a Esd.
Alla base dei sistemi previsionali di Areté, ci sono modellistica e intelligenza artificiale, ma anche analisti esperti, specializzati su ogni singolo mercato, insieme a una piattaforma online aggiornata in tempo reale che consente di monitorare costantemente l’andamento dei prezzi e delle principali variabili di mercato, dagli stock, alle previsioni di resa, ai cambi, a tutti i fattori che influiscono sui prezzi stessi, tenendo conto delle relazioni fra mercati diversi, dei macroeconomics, dei fattori meteo, delle scelte di policy.
“Veniamo ormai da oltre quattro anni di mercati estremamente complessi e volatili -spiega Enrica Gentile, Ad di Areté -. Situazioni e motivazioni diverse che si sono andate sommando ed in parte avvicendate tra loro tra cui pandemia, tensioni geopolitiche, meteo,
problemi di logistica. Gli strumenti di monitoraggio e di previsione hanno consentito alle nostre aziende di non farsi trovare impreparate, di anticipare gli andamenti di mercato e di ridurre drasticamente l’impatto dei picchi di prezzo, preservando marginalità ma anche agevolando il dialogo e la contrattazione ai diversi livelli della filiera”.