Arriva in Italia Electra, la soluzione ideale per la ricarica di auto elettriche nei supermercati

L'installazione 3000 colonnine di ricarica veloce e ultrapida è l'obiettivo di Electra, che cerca partnership anche con i retailer del nostro paese

La nuova avventura di Eugenio Sapora, che ha seguito il lancio e la crescita in Italia di Too Good to Go, si chiama Electra, azienda francese nata nel 2021 e specializzata nella ricarica veloce e ultraveloce per i veicoli elettrici, soluzione ideale per ricaricare una buona parte delle batterie che equipaggiano le auto elettriche in 20-40 minuti, il tempo medio di spesa all'interno dei supermercati. Tra le installazioni già in corso a livello internazionale si segnala quella con Delhaize che, con 1.800 punti di ricarica previsti, si candida a diventare la più grande rete di ricarica pubblica ultraveloce, aperta 7/24, presente all'interno di una catena di supermercati in Europa.

Gli investimenti di Electra in Italia e la ricerca di partnership con i retailer

Electra infatti supporta l’intero processo di installazione delle stazioni di ricarica presso parcheggi accessibili al pubblico di centri commerciali e supermercati, hotel e ristoranti, città ed enti locali, prendendosi carico di tutti gli investimenti necessari per trasformare e gestire gli hub, dall’acquisto del materiale alle pratiche amministrative, dalla progettazione all’installazione, dalla manutenzione al servizio clienti. Ma l'installazione delle colonnine in sé è solo il primo passo, quello successivo è mettere a fattor comune queste installazioni grazie a una strategia marketing chiara, attuando anche politiche di fidelizzazione, per offrire una user experience semplice e appagante.

L'installazione di colonnine di ricarica all'interno dei parcheggi delle superfici di vendita è infatti un elemento drive to store molto interessante, per chi lo saprà cogliere. Purtroppo al momento il panorama è piuttosto frammentato con tentativi, spesso velleitari, di installazione di colonnine, anche gratuite non funzionanti e che provocano disagi e malumori per quella che al momento è a una nicchia -destinata a crescere- di consumatori attratti da un'insegna che fornisce questo tipo di servizio.

Non è un caso se due colossi come Enel X Way e Volkswagen, a fine dello scorso anno, abbiano fatto una partnership per creare Ewiva, che ha un obiettivo simile a quello di Electra: sviluppare una rete di ricarica ultra veloce in Italia, puntando anche i parcheggi dei supermercati. Anche Be Charge, parte di Eni (Plenitude) si sta muovendo in questa direzione. Sembra poi superfluo menzionarlo, ma Tesla, oltre a produrre auto elettriche ha fatto crescere il proprio network di supercharger, anche vicino a centri commerciali o strutture pubbliche come hotel. E infine stiamo recuperando solo ora il tempo perso nelle aree di servizio autostradali, con il piano di installazione di colonnine ultrarapide di Free To X. Viviamo un decennio di profonda trasformazione che spaventa molti, ma che apre a molteplici possibilità di business.

Stiamo conducendo un'indagine in proposito tra le principali insegne del nostro paese, che sarà pubblicata su gdoweek del prossimo aprile, e vi invitiamo a farci avere esempi in proposito.

I piani di espansione di Electra nel nostro paese sono ambiziosi: nel prossimo triennio prevede di investire 200 milioni di euro e di installare 3.000 punti di ricarica con potenze tra 150 e 300 kW, velocità che permettono di pensare anche alla prossima generazione di automobili che saranno immesse sul mercato. Ed è proprio con un'ottica di medio termine che bisogna guardare al futuro: l'Europa ha previsto al 2035 il bando alla costruzione di auto con motore termico benzina o diesel, molti produttori hanno piani ancora più ambiziosi di elettrificazione della gamma già entro il 2030, una rivoluzione della mobilità già in corso che potrebbe accelerare a partire dal prossimo quinquennio con l'uscita di nuovi modelli e una maggiore consapevolezza da parte degli utenti.

La situazione della mobilità elettrica in Italia e gli aiuti previsti dal Pnrr

In Italia l'adozione delle auto elettriche non procede con i tassi di crescita pari a quelli di principali paesi europei, a dicembre 2022 si contano circa 171.000 auto elettriche pure circolanti, ma il numero potrebbe toccare quota 6 milioni entro il 2030, secondo le stime del Piano Energia e Clima (Pniec). Inoltre, il 73% di potenziali acquirenti è orientato all’acquisto di veicoli elettrici, considerando una sempre maggiore offerta da parte delle case automobilistiche, gli incentivi e i contributi messi a disposizione, anche grazie ai fondi stanziati dal Pnrr.

I decreti recentemente pubblicati dal Mase e registrati dalla Corte dei Conti -dice Eugenio Sapora, general manager di Electra-, mettono a disposizione 713 milioni di euro previsti dal Pnrr per installare entro fine 2025 nuove stazioni di ricarica per i veicoli elettrici sulle superstrade e nei centri urbani. In Italia siamo già al lavoro per creare una rete che metta insieme i player del settore per costruire un ecosistema interconnesso e accessibile a tutti, perché è un mercato con grandi potenzialità: puntiamo a installare 3.000 punti di ricarica ultra rapida nel prossimo triennio e posizionarci così come leader del settore. Con Electra vogliamo portare una rete di hub supercharger diffusa, che diventi allo stesso tempo un plus per gli esercizi commerciali che metteranno a disposizione i propri spazi per l’installazione e renda sempre più sostenibile anche l’offerta turistica, grazie al coinvolgimento di strutture e catene alberghiere”. .

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