Asia e Africa, mercati molto promettenti per il vino italiano

Edoardo Freddi, a capo dell'omonimo gruppo, spiega le potenzialità dell'export e quali siano i paesi più ricettivi per il vino italiano

Uno sguardo sul mercato internazionale per il vino italiano, quello che ci permette di dare Edoardo Freddi, a capo della Edoardo Freddi International (Efi), azienda italiana di export management del settore vino, che ha chiuso il 2021 con un fatturato gestito di oltre 75 milioni di euro e una partnership con 43 cantine italiane per un totale di 28 milioni di bottiglie commercializzate nel mondo. "Arriviamo al 10° anno -dice Freddi- con la consapevolezza, nel nostro piccolo, di conoscere abbastanza bene i mercati anche grazie a una presenza puntuale con nostri collaboratori in loco che sanno trasferire le esigenze del mercato locale: è il caso per esempio della Cina in cui abbiamo ormai due risorse stabili. Tecnicamente siamo agenti perché non acquistiamo, né vendiamo, ma mettiamo in contatto la cantina con l'importatore e il mercato di riferimento. Seguiamo inoltre anche alcuni aspetti di marketing, a supporto delle vendite, a partire dal packaging, affianchiamo le cantine che seguiamo, per raggiungere risultati corretti per avere successo in un determinato mercato".

Quanto valgono i mercati internazionali
44% Europa
28% Stati Uniti e Canada
25% Asia
2% Oceania
1% Africa

Se i numeri più consistenti si fanno con il mercato europeo e in paricolare Est Europa, con la Russia che ha ripreso le importazioni dallo scorso giugno con numeri interessanti, sono Asia e Africa a rappresentare mercati potenziali che potranno dare soddisfazioni in termini di crescita. Le recenti partecipazioni alle fiere di settore come il Facim (Fiera Internacional de Maputo) in Mozambico nella collettiva organizzata da Ice e al ProWine di Singapore, hanno permesso di fare il punto sull'esportazione di vino in queste due realtà.

I paesi più ricettivi per il vino italiano in Africa e in Asia

In particolare, nel mercato africano, che riguarda l’1% delle vendite totali della Edoardo Freddi International, la prospettiva è raddoppiare il fatturato entro fine anno, puntando a al 7% nei prossimi 5 anni. Quattro sono i paesi più interessanti in cui opera la Efi: Sudafrica, con etichette biologiche e di alta gamma, Nigeria in cui sta crescendo la cultura del vino, Angola e Mozambico interessate invece alla fascia entry level e media. 

Il fatturato della Edoardo Freddi International in Asia al momento tocca quota 25% con l'obiettivo di arrivare al 30% entro fine 2022. Quattro sono i paesi di riferimento che rappresentano il 95% dei ricavi e sono Cina, Corea del Sud, Giappone e Vietnam a cui si aggiungono Indonesia e Thailandia, che hanno rappresentato tassi di crescita interessanti nell'ultimo anno.

Nuove cantine nella scuderia e uno sguardo al mondo degli spirits

Tre le nuove cantine che si sono aggiunte al portfolio della società, molto legate al territorio e che permettono un ampliamento dell'offerta sui mercati internazionali. In particolare Santa Lucia produce vini bio Franciacorta e Curtefranca, Serre Ponsecco si trova invece nel cuore della zona di produzione del Prosecco Conegliano Valdobbiadene, mentre con la Casa Vinicola Triacca si spazia dalla viticoltura eroica della Valtellina dei vini La Gatta, alle colline toscane del Chianti con La Madonnina e Santavenere a Montepulciano.

Oltre ad essere fondatore dell’omonima società, Edoardo Freddi è Ceo di FreedL Group, gruppo specializzato in investimenti in asset e società operanti nel settore beverage, che detiene la maggioranza di capitale della neonata Veraison Group Spa -realtà formatasi dall’unione di Salvaterra, Progetti Agricoli e 4RU, importanti realtà commerciali e produttive italiane- e promuove i migliori distillati italiani nel mondo tramite Sapiens Spirits. 

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