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1. Un concept di frontiera che aspetta risposte esaurienti da questo primo test
2. I clienti si focalizzano su alcuni sport in alcuni momenti della stagione
Villeneuve d’Asq, a due passi da Lille, nel nord della Francia, è un laboratorio di retail senza eguali. Nel campus dove è ospitato il più grande Decathlon, proprio sullo stesso piazzale è attiva l’insegna Ataos, dedicata alla vendita dell’usato dei prodotti acquistati in Decathlon. Apparentemente è un negozio come tutti gli altri (e questa è la novità più importante: l’usato in un negozio in sede fissa). In realtà nasconde un nuovo sistema di vendita e di rivendita, con un’anima davvero sostenibile: cerca infatti di rivendere i prodotti ritenuti dal cliente, vecchi, usati, ma ancora in grado di rispondere a determinate performance. Va ricordato che il gruppo Oxylane, di cui Decathlon fa parte, ha già testato questo concept in Val d’Isère e comunque ha una lunga consuetudine sulla vendita di prodotti usati con la doppia operazione annuale Trocathlon.
Ataos si regge su questi capisaldi:
- I prodotti provengono dai clienti o da presentazioni delle marche passioni a un prezzo inferiore del 30%.
- I prezzi sono decrescenti a seconda del periodo di deposito nel punto di vendita.
- La comunicazione della formazione del prezzo e delle garanzie è molto trasparente.
Allegati
- 186-MKUP-LayoutAtaos
- di Luigi Rubinelli / marzo 2010
