Aziende eccellenti: la presenza di donne ai vertici è solo del 19%

Dopo aver delineato le 10 regole del successo imprenditoriale tratte dalle 724 aziende eccellenti selezionate, l'Osservatorio Pmi di Global Strategy si concentra sulla presenza femminile ai vertici. Dall’analisi è emerso che il 75% delle 724 eccellenti è amministrata da un Consiglio di Amministrazione, mentre il restante 25% da un Amministratore Unico, per un totale di 2.369 tra Amministratori e Consiglieri.

Tra questi ultimi 1.913 sono uomini e solo 456 donne, ovvero il 19% del totale. In particolare, il 57% degli organi amministrativi delle aziende eccellenti è costituito esclusivamente da uomini.  Nel restante 43% è presente una componente femminile, che però, in molti casi, si limita ad una presenza “obbligata” per le “quote rosa”. Con il crescere del numero di consiglieri aumentano le aziende con donne nel CdA ma non la percentuale di donne sul totale degli amministratori.

Gli amministratori hanno un’età media di 56,4 anni; in media le amministratrici donna sono più giovani di 2,1 anni rispetto agli amministratori uomo (54,7 contro 56,8 anni).

A livello geografico la maggior penetrazione di eccellenti con presenza di donne tra gli amministratori e consiglieri sul totale si registra nelle regioni del Nord Ovest (il 50% contro il 43% a livello nazionale) e la minore nel Sud e nelle Isole (18%).

I macro-settori nei quali è maggiore, in percentuale, la presenza di aziende eccellenti con almeno una componente femminile nell’organo amministrativo sono il manifatturiero (45%), e i servizi (46%), il commercio si attesta al 37%. Nella fattispecie, meccanica e alimentari e bevande sono i settori che più si distinguono.

Come sottolinea Antonella Negri-Clementi, presidente e Ad di Global Strategy:

Ho avuto modo di constatare con rammarico, ancora una volta, la scarsa presenza di donne in posizioni di vertice ed apicali, soprattutto se confrontata con l’universo delle Società quotate, ovviamente più avanti delle altre Aziende in termini di governance e prassi manageriali: ed è un peccato perché ritengo che l’approccio femminile in molte situazioni, per sensibilità, senso pratico e vision, apporterebbe un notevole valore aggiunto e permetterebbe all’economia italiana il salto di qualità che ci porterebbe ai livelli auspicati.

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