Bauli chiude l’anno fiscale in forte crescita

Ricavi 2020/21 in progresso del 14,3%. L’azienda di panettoni pubblica il suo primo bilancio sociale

Il gruppo Bauli ha chiuso l’anno fiscale al 30 giugno con ricavi consolidati per 550 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto all’esercizio 2020/2021. Un risultato ottenuto grazie al recupero dei volumi di Natale, in ripresa rispetto a quello precedente segnato dal Covid, all’aumento dei prezzi unitari e al buon andamento delle consociate estere, in particolare l’India. Il gruppo è riuscito inoltre a riportare i volumi dei prodotti da ricorrenza ai livelli pre-pandemia (sia per Natale, che per Pasqua) e a consolidare i volumi dei prodotti a consumo quotidiano.

Le strategie messe in campo

Tra le iniziative messe in campo per fronteggiare le difficoltà congiunturale, da segnalare un’azione di contenimento dei costi e l’incremento dei prezzi di alcuni prodotti, come le colombe pasquali e i principali prodotti continuativi.

Questo, tuttavia, ha coperto solo in parte gli incrementi di costo costo delle materie prime, con una conseguente riduzione del risultato operativo netto, che passa da 10 a 8 milioni di euro.

Con questi numeri Bauli si è confermato leader di mercato nelle ricorrenze, dove detiene ben oltre un terzo del mercato a Natale e a Pasqua, continuando inoltre a investire nella diversificazione e innovazione delle proprie linee di business sia per le ricorrenze, sia per i prodotti a uso quotidiano. Nel corso dell’esercizio il gruppo ha inoltre finalizzato l’acquisizione dell’80% della società Dacasto Gran Pasticceria, produttrice artigianale di lievitati da ricorrenza e biscotti, con sede nel cuneese, in Piemonte.

“Il 2022, anno storico nel quale abbiamo celebrato il centenario dalla nostra fondazione, ha portato con sé una serie di difficoltà straordinarie, esasperate dalla guerra in Ucraina che ha richiamato alla memoria dei mercati quanto le dinamiche di domanda ed offerta delle materie prime siano interconnesse tra loro a livello mondiale - sottolinea il presidente Michele Bauli. “Nonostante un contesto dunque oggettivamente complesso, la solidità e la strategia del nostro gruppo ci consentono di attraversare periodi difficili registrando risultati positivi e rassicuranti”.

Focus sulla sostenibilità

L’azienda veronese ha pubblicato anche il suo primo Bilancio di Sostenibilità, in cui racconta i propri valori e l’impegno profuso per la protezione dell’ambiente, il controllo della filiera, il miglioramento della qualità dei prodotti e la cura delle persone e del territorio in cui opera.

L‘impegno per la riduzione degli impatti ambientali ha permesso al gruppo di ridurre le emissioni climalteranti di oltre mille tonnellate di CO2 negli ultimi due anni, grazie a continui investimenti in efficientamento energetico e all’utilizzo di fonti rinnovabili, che oggi rappresentano l’83% dei consumi totali di energia elettrica.

Nel documento viene inoltre dato atto delle diverse iniziative tese a migliorare il benessere dei dipendenti, anche in ottica di consentire il giusto equilibrio tra vita lavorativa e personale. Con questo intento nasce la nuova policy di Smart Flexibility, che si affianca a un incremento costante di servizi di welfare aziendale, oltre che a programmi di formazione e sviluppo.

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