Bestack incrementa di 48 ore la presentazione delle fragole

L’imballaggio Attivo ha bisogno di ulteriori test prima di essere impiegato su larga scala nella catena distributiva dell’ortofrutta, ma il potenziale è notevole

Un imballaggio innovativo che permette di avere frutta più sana e che si conserva più a lungo, contribuendo ad aumentare la brand awareness delle insegne che la vendono, oltre a consentire di agire sulla leva dei prezzi e accrescere la redditività. Questo in estrema sintesi il messaggio lanciato durante il convegno “Attivo! L’innovazione dell’imballaggio in cartone ondulato nella filiera delle fragole” organizzato dal consorzio Bestack e coordinato dal direttore di Mark Up e Gdoweek, Cristina Lazzati.
Dopo una ricerca lunga cinque anni condotta dall’Università di Bologna, Bestack ha realizzato “Attivo!”: una normale scatola di cartone sulla quale viene nebulizzata una miscela di antimicrobici naturali componenti di oli essenziali o molecole coinvolte nei meccanismi di difesa naturale delle piante nei confronti di microrganismi che danneggiano i frutti. In questo modo la shelf life delle fragole aumenta da uno a due giorni, contribuendo anche a ridurre gli scarti per i rivenditori dal 3 all’8%.

In sei punti di vendita del gruppo Dimar è stato impostato un test di gradimento sui consumatori, per misurare la loro preferenza per le fragole confezionate in imballaggio Attivo rispetto a quelle in packaging in cartone tradizionale. Su un campione di 400 consumatori ai quali è stato proposto di provare le fragole Candonga di Apofruit, ben il 74% ha percepito una miglior conservazione della frutta contenuta nell’imballaggio innovativo di Bestack. Non solo. Tra chi ha buttato una parte del prodotto, il 4,3% riferisce di aver scartato fragole conservate in imballaggi tradizionali e solo l’1,4% fragole contenute nella scatola Attivo. Inoltre, chi ha acquistato fragole conservate nel cartone Attivo si è detto soddisfatto dell’acquisto l’8% in più rispetto a chi ha provato fragole contenute in imballaggi tradizionali. “Percentuali significative – ha detto presentando la ricerca Roberto Della Casa, manging director di Agroter e docente di Marketing dei prodotti agroalimentari dell'Università di Bologna – che offrono alle catene della distribuzione un grande potenziale su cui lavorare”.

L’imballaggio Attivo potrà essere utilizzato anche per altri tipi di prodotti come ciliegie e piccoli frutti e potrà aprire interessanti scenari per le vendite on line e l’export.

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