Blog. Gli spaghetti n. 5 di Barilla “unificano” i consumatori

Un prodotto nei social network – La referenza principe della pasta secca è un formato che identifica la tipologia di prodotto. (Da MARK UP 181)

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1.
La pasta è refrattaria
a qualsiasi moda alimentare

2.
Il formato spaghetto
è simbolico e rappresentativo

3.
La costanza
della qualità
il key factor principale

Gli spaghetti n. 5 sono il formato più classico della pasta, un evergreen che può essere annoverato nell'elenco delle classiche 10 cose da portare su un altro pianeta.
La pasta sotto forma di spaghetto ha origini molto antiche forse risalenti a 1.000 anni fa. Nella storia moderna, la prima definizione di spaghetto è dovuta a Antonio Viviani che affibbiò il termine per similitudine di questo tipo di pasta alla forma dello spago. Per Barilla gli spaghetti n. 5 da 25 cm (in passato la lunghezza era doppia e la vendita avveniva anche in forma sfusa) sono un pilastro dell'offerta di pasta di semola lunga.

70 formati

La gamma di pasta di semola di Barilla conta 70 formati. La pasta è l'alimento cardine per la popolazione italiana, analogo al riso per il popolo cinese. Un prodotto che genera entusiasmo ma che ormai è così consolidato da non produrre forti momenti di discussione. Così è anche nel social network dove opinioni e pareri sono spesso decontestualizzati e disseminati in vari luoghi del web: dai siti di ricettazione e affini (cooking), a forum di consumatori a blog personali.
Nonostante il social network non rappresenti i consumatori neppure qualitativamente, emergono aspetti salienti che possono essere ragionevolmente estesi alla generalità. Il primo è la tenuta del formato. Nonostante i 70 tipi a catalogo, l'evoluzione della pasta fresca confezionata e gli anni sulle spalle, gli spaghetti n. 5 sono attualissimi.

Secondo punto. La private label non è un soggetto di confronto almeno nel set di post considerati. Le valutazioni critiche sul prezzo registrano un picco dopo l'estate del 2007 quando vi fu un aumento generalizzato dovuto alla crescita dei costi della materia prima. In quella fase è più vibrante la presa di posizione di principio legata più alla percentuale di crescita che all'incremento assoluto del costo al chilo.

Sugli spaghetti e in particolare sull'azienda Barilla non mancano prese di posizione ideologiche e negative che si possono riscontare per ogni azienda “multinazionale”: si tratta di una espressione fisiologica della rete. Tuttavia è interessante osservare come con il passare degli anni la credibilità del marchio sia in ascesa, senza destare entusiasmi tipici di altri settori lontani dal consumer good, senza cedimenti o stasi. In questo contesto gioca molto anche la comunicazione di Barilla e le attività collaterali.

Un packaging di fascia alta

I classici spaghetti n. 5 sono disponibili in pack da 500 e 1000 g. La composizione è basata sulla semola di grano duro. L'ultima versione del packaging non ha più la finestrella trasparente ma punta tutto su un aspetto elegante. L'evoluzione prevede la riproduzione fotografica del prodotto preparato

Mappa di approvazione: affidabilità nell'esito della preparazione

 

S'impone un parere condiviso sulla validità della dieta mediterranea di cui la pasta è un pilastro insostituibile e gli spaghetti il rappresentante principale. Emerge anche una marcata passione per il consumo della pasta che determina un approccio emozionale che amplifica l'approvazione.

Fonte: elaborazione dell'autore © MARK UP

Gusto

Un elemento di apprezzamento condiviso con rare eccezioni. L'esperienza di consumo delle diverse preparazioni a volte genera situazioni di vero entusiasmo.

Tenuta e preparazione

Gli spaghetti n.5 con 8 minuti di cottura sostenuti dal grano duro non tradiscono anche il più distratto dei cuochi.

Qualità

È un elemento percepito nettamente, forse in alcuni casi indotto dalla comunicazione del brand.
Il confronto con altri prodotti è incentrato su altri aspetti (reperibilità, localismi ecc).

Rapporto qualità/prezzo

Nonostante gli aumenti, gli spaghetti n. 5
di Barilla conservano un apprezzabile rapporto qualità/prezzo.
Velocità di preparazione

La possibilità di preparare piatti a base di spaghetti molto rapidamente e con capacità
culinarie minime è un plus notevole.
Tuttavia occorre pesare il dato raccolto in quanto amplificato dalla disponibilità diversificata
di condimenti pronti.

Mappa di disapprovazione: costo e calorie non sono una sorpresa

 

Il fattore costo è sollevato in diversi casi ma non è determinante. Il debole giudizio negativo sul prodotto è una somma di vari fattori tra i quali vi è la convinzione che i carboidrati siano nocivi per la linea. Ma sono pareri quantitativamente marginali.

Fonte: elaborazione dell'autore © MARK UP

Costo

In diverse occasioni è una valutazione di principio. Per taluni consumatori il prezzo del mezzo chilo superiore di molto (percentualmente) a un analogo prodotto in marchio privato non è giustificabile.

Ostile alla linea

I carboidrati assunti in quantità smodate fanno ingrassare. Da questa verità può nascere un'avversione per l'alimento pasta che spesso non è associabile al prodotto ma alle quantità che effettivamente sono consumate. Ma questo è un altro discorso.

Confezioni fragili

Le critiche sul packaging sono sulla robustezza ritenuta in alcuni casi insufficiente e sulle dimensioni sovrabbondanti per il contenuto effettivo. D'impatto il design.

Reperibilità

Sono voci isolate. Probabilmente si riferiscono a esperienze di acquisto con rotture di stock più che a mancanza della referenza nell'assortimento del pdv.

Non tiene il condimento

È una valutazione soggettiva che spesso si associa alla scarsa tenuta della cottura. Ma sono giudizi che si trovano ribaltati anche nell'area di approvazione.

Metodologia e limiti della ricerca

L'analisi di marketing esposta in queste pagine è qualitativa. Sono considerati i contenuti presenti
nelle varie forme di social network. L'universo studiato è limitato in termini quantitativi e qualitativi e non è rappresentativo del bacino
di utenza complessivo: coglie esclusivamente l'orientamento
del popolo di alcuni social network. Gli indici di gradimento e disapprovazione sono calcolati
sul campione totale. Ogni persona generalmente esprime più pareri positivi e negativi che sono computati per la realizzazione
delle trend map.

La pasta lunga per antonomasia “non si discute”. Anche nel social network

Una sicurezza

Non so se persisto a mangiare pasta Barilla per tradizione di famiglia, comunque avendo provato svariati tipi di pasta a dispetto di quello che dice mio marito, per me resta una fra le più buone paste italiane. Normalmente a casa mia si consuma prevalentemente pasta corta, ma io adoro gli spaghetti […]
coccinella77

Ambasciatore degli spaghetti Barilla

Pasta Barilla. La migliore. In assoluto. Da sempre questo prodotto caratterizza la base fondamentale dell'alimentazione italiana fatta di prodotti sani equilibrati, ricchi di carboidrati che sostengono la complessa struttura del corpo umano. Chi non sarebbe felice tornando a casa dopo una lunga giornata di lavoro di trovare un piatto di spaghetti al pomodoro? […]
L'unico neo è la fase di esportazione della pasta Barilla. Troppe famiglie all'estero mangiano ancora “finti” spaghetti nazionali dal sapore inconcepibile ma credo siano in molte a desiderare un prodotto di qualità come la Barilla.

chialazza

Critiche al packaging

[...] Le confezioni di cartone risultano, da qualche tempo, molto più voluminose del necessario, e non di poche unità percentuali, come sarebbe tollerabile, ma di almeno 1/4 rispetto al contenuto, indipendentemente dal peso dichiarato sulla confezione [...]
Nessun consumatore può comprendere il motivo di tanto spreco di materiale (cartone, colori per la stampigliatura, collanti per sigillare), macchinari necessariamente più grandi, etc., nonché spreco di spazio, come quello che tali confezioni richiedono nei trasporti, nello stivaggio, e nella esposizione sugli scaffali di vendita, e tempi più lunghi nelle operazioni collegate a manipolazione, conservazione etc., e, infine, con impatto maggiore del dovuto anche nello smaltimento del materiale riciclabile utilizzato nel confezionamento.
Acu

Rispetto all'aumento della pasta…

Non bisogna ragionare in percentuale ma in centesimi. La pasta può influire giornalmente di un aumento di 4 o 5 centesimi, facciamo un raffronto giornaliero con un altro bene, a casa mia il kg di pane è un consumo minimo e l'aumento si aggira dai 20 cent ai 40 cent.. la carne vedete pure voi, e via dicendo. Ci scanniamo tanto per l'ICI che poi si aggira sui 30 cent al giorno (mediamente). E un caffè è aumentato di 10 cent. big46

Allegati

181-MKLAB-Blog
di Francesco Oldani / ottobre 2009

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