Brownfield vs Greenfield: grande dilemma anche per la logistica

Gli sviluppatori tendono a evitare i "brownfield" (riqualificazioni aree ex industriali), soprattutto per ragioni di costi. Di questo, e altro, parliamo con Ivana Magistrelli

L’avvocato Ivana Magistrelli è partner dello studio Belvedere Inzaghi & Partners (BIP) e responsabile, per lo stesso studio legale, del Dipartimento Transaction & Investment. Segue sul versante legale diverse importanti società internazionali specializzate nell’ambito dell’immobiliare logistico. Fra i temi affrontati in questa intervista audio spicca un argomento che riporta direttamente alla sfera degli sviluppatori e dei loro rapporti con gli enti locali: la preferenza accordata ai progetti ex novo, che partono da aree non urbanizzate (agricole, di solito) e che vengono definiti in gergo greenfield, rispetto alle iniziative brownfield, assai più complicate, ma socialmente e urbanisticamente più utili, e soprattutto più sostenibili (riutilizzo di suolo), è motivata da ragioni prevalentemente di costi, come ricorda Ivana Magistrelli, maggiori nei progetti brownfield.

Nel podcast parliamo anche di Pnrr e logistica. L'immobiliare logistico tende a inserirsi in aree già infrastrutturate sul piano delle grandi reti di trasporti (autostrade, ferrovie). Ma non vogliamo anticipare troppo. Ivana Magistrelli sostiene, tra l'altro, che l'immobiliare logistico è stato visto fino ad oggi più come un asset su cui investire che un'opportunità per riqualificare e potenziare un indotto urbano ed economico.

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