Buone notizie nel riciclo dei Raee

Consumi consapevoli – Nel 2009 è aumentata del 148% sul 2008 la raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici. E a maggio è partito il decreto “uno contro uno” che finalmente coinvolge la distribuzione.

Un attimo di respiro per il pianeta? Sarebbe troppo bello, ma è comunque innegabile che dal mondo del riciclo dei rifiuti elettrici ed elettronici quest'anno arrivano notizie piuttosto confortanti. L'ultima in ordine di tempo sono i dati del II Rapporto di Sostenibilità Ambientale di Ecodom riferito al 2009. Che parla di quantità molto più che raddoppiate: il principale Sistema Collettivo italiano che gestisce il 40% in termini di peso di tutti i Raee (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) raccolti in Italia parla infatti di un incremento del 148% nella raccolta 2009, pari a 75.954 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici trattati, di cui 43.178 tra frigoriferi, condizionatori, scalda acqua e 32.776 tra lavatrici, lavastoviglie, cappe e forni. In termini di “inquinamento evitato”, il beneficio derivante dal trattamento dei Raee è pari a 1.396.000 tonnellate di anidride carbonica non immesse nell'atmosfera, mentre sono stati 178.000 kg i gas dannosi per l'ozono intercettati e correttamente smaltiti (+252% sul 2008).

Il riciclo degli elettrodomestici raccolti ha portato al recupero di 65.414 tonnellate di materiali, di cui 49.547 tonnellate di ferro (ci si potrebbe costruire il Golden Gate di San Francisco), 2.502 tonnellate di alluminio (utili per creare 180 milioni di lattine), 1.441 tonnellate di rame (potrebbero servire per 1.000 km di canali per tetti) e 6.814 tonnellate di plastica (con le quali si potrebbero realizzare 2 milioni di sedie da giardino).
Positivi anche i dati dei primi quattro mesi del 2010: 25.100 tonnellate raccolte in tutta Italia da cui ha ricavato e riciclato 16.413 tonnellate di ferro, 464 tonnellate di rame, 805 tonnellate di alluminio e 2.079 tonnellate di plastica.

Intanto è arrivato il decreto

Ne avevamo palato lo scorso novembre in un articolo su questo sito (Una miniera nell'elettrodomestico), e del resto era atteso da tempo. Stiamo parlando del decreto di semplificazione della raccolta dei Raee, già attivo in alcuni stati europei come la Francia dove aveva dato ottimi risultati. Per rendere il riciclo davvero efficiente infatti uno step fondamentale era quello di coinvolgere la distribuzione, ovvero i negozi dove le apparecchiature elettriche ed elettroniche sono vendute, e che logica voleva si prendessero in carica anche il riciclo delle vecchie apparecchiature. È così nato il cosiddetto decreto "uno contro uno" 8 marzo 2010 n. 65 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4 maggio 2010) - Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature.
"Con la pubblicazione del Decreto di semplificazione si compie un passo importante per favorire ed incrementare la raccolta differenziata di rifiuti elettrici ed elettronici in Italia" dichiara Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom. "Ora tutti i cittadini potranno consegnare gratuitamente ai negozianti l'apparecchiatura da buttare quando ne acquisteranno una nuova equivalente.

Il Decreto, atteso da due anni, prevede che i negozianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche si iscrivano all'Albo Nazionale Gestori Ambientali e possano conferire i Raee ai Centri di Raccolta approntati dagli Enti Locali.

Un passo importante che si spera aiuterà l'Italia a raggiungere i livelli di raccolta europei, per ora ancora lontani (nonostante le buone notizie..).

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