Il cda di Campari ha approvato le informazioni finanziarie aggiuntive al 30 settembre 2017. Il bilancio dei nove mesi vede ricavi in crescita a 1,275 miliardi (+8,2%), un margine di contribuzione a quota 522,3 milioni (+11,4%), un Ebitda rettificato di 299,3 milioni (+9,8%) e un utile lordo del gruppo rettificato pari a 224,6 milioni (+22,3%). Il debito netto cala a 1,079 miliardi (al 30 settembre scorso) grazie "alla sostenuta generazione di cassa e inclusivo dei proventi della cessione dei business vinicoli cileno e francese" e, tra l'altro, "al netto degli effetti relativi all'acquisizione di Bulldog e del pagamento del dividendo."
"Nei primi nove mesi 2017 abbiamo registrato risultati molto positivi per quanto riguarda tutti gli indicatori di performance sia a livello organico che complessivo. La sostenuta espansione della marginalità lorda, che ha beneficiato della continua evoluzione positiva del mix delle vendite per prodotto e mercato, ha aiutato a contenere l'aumento degli investimenti pubblicitari e dei costi di struttura, che hanno comunque segnato una progressiva normalizzazione nel corso del terzo trimestre, come atteso – ha commentato il ceo Bob Kunze-Concewitz. Tale effetto ha comportato una leggera diluizione della marginalità operativa organica nei primi nove mesi. Guardando alla restante parte dell'anno, le nostre prospettive rimangono sostanzialmente bilanciate e invariate".
È opinione del manager "che l'effetto sfavorevole dei cambi, trainato dal progressivo rafforzamento dell'euro nei confronti del dollaro, determini un impatto negativo stimato pari a 30 milioni sulle vendite e 6 milioni sul risultato della gestione corrente nel quarto trimestre 2017. Tale effetto ha comportato una leggera diluizione della marginalità operativa organica nei primi nove mesi. Guardando alla restante parte dell'anno, le nostre prospettive rimangono sostanzialmente bilanciate e invariate."
