La certificazione "Rifiuti Zero" riconosce le aziende che hanno un sistema di tracciabilità dei rifiuti, finalizzato al recupero del 90%-100%

Carapelli Firenze SpA ha ricevuto oggi la certificazione Rifiuti Zero di Aenor, prima assegnazione italiana in questa categoria. Il tema al centro del riconoscimento è lo sviluppo economico che produce quell'enorme massa di rifiuti che ci soffocherà tutti se non interviene prima il diluvio universale o non viene implementata su scala totale l'economia del riciclo. A livello globale, la produzione di scarti sta crescendo costantemente a causa della crescita demografica. Lo smaltimento improprio o l'abbandono dei residui ha un impatto notevole su ambiente, acqua, suolo e aria poiché può causare contaminazione, contribuendo al cambiamento climatico e danneggiando gli ecosistemi e la salute umana.

È in questo ambito che Aenor ha istituito la Certificazione Rifiuti Zero, per riconoscere le organizzazioni che dispongono di un sistema di tracciabilità della gestione dei rifiuti, finalizzato al recupero del 90%-100%; in altre parole, quelle aziende che garantiscono il recupero dei rifiuti generati, evitando di depositarli in discarica e contribuendo a promuovere la sostenibilità attraverso l'economia circolare (a questo proposito, Carapelli ha siglato un accordo per la circolarità dei rifiuti di carta e cartone con Smurfit Kappa; "altri progetti analoghi riguarderanno successivamente anche il vetro e la plastica" precisa Bruno Seabra, direttore generale di Carapelli Firenze SpA).

L’analisi effettuata su Carapelli da agosto 2022 a gennaio 2023, ha riguardato tutto lo stabilimento, di conseguenza sono stati presi in considerazione i rifiuti derivanti dal confezionamento, magazzini, taglio oli, uffici e dalle attività di facility (manutenzione, pulizie, revamping, ecc.). Da un'analisi preliminare divisa per semestri distinti è emerso che l’azienda è passata da un 31,36% di rifiuti valorizzabili per il primo semestre 2021 al 91,4% per il semestre di riferimento per la certificazione. Il 91,4% corrisponde a 244,89 tonnellate di rifiuti valorizzati che vengono recuperati.

Il calcolo della percentuale di rifiuti valorizzabili è stato analizzato mensilmente e presentato in fase di discussione dei Kpi. Ad esempio, nel mese di aprile 2023 è stata raggiunta una percentuale del 94,22%.

“La certificazione Rifiuti Zero conferma e rafforza l’impegno dell’azienda sui temi della sostenibilità, uno dei pilastri del nostro piano strategico -commenta Bruno Seabra, direttore generale di Carapelli Firenze SpA-. Dall’adozione di pratiche sostenibili nella filiera produttiva, alla tracciabilità dei prodotti, a progetti di recupero dei rifiuti della gestione aziendale, il tutto a testimonianza del nostro senso di responsabilità verso la categoria dell’olio di oliva, il consumatore e l’ambiente. Il riconoscimento di Aenor è una tappa molto importante nella strategia di Carapelli Firenze, perché strettamente legato all'obiettivo di Gruppo Deoleo, di cui facciamo parte, di azzerare i rifiuti in tutti i suoi stabilimenti entro il 2030 e ridurre la propria impronta di carbonio".

La certificazione Rifiuti Zero di Aenor fa parte della linea di azione di Ocse, Unep, G20, Pemar, Unione Europea e Italia per quanto riguarda l'Economia Circolare. Aenor è un ente certificatore internazionale, con sede anche in Italia, che ha rilasciato dal 2012 circa 21.500 certificati di sistemi di gestione, supportando organizzazioni in settori come  gestione della qualità e ambientale, gestione del rischio, ricerca, sviluppo e innovazione, salute e sicurezza sul lavoro, efficienza energetica, responsabilità sociale.

 

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