Carlo Bonomi è il nuovo Presidente di Assolombarda

L’Assemblea Generale di Assolombarda ha eletto Carlo Bonomi Presidente dell’Associazione per il quadriennio 2017-2021. L’Assemblea ha proseguito in seduta pubblica alle ore 11 presso il Teatro alla Scala. Dopo i saluti del Sindaco di Milano Giuseppe Sala e del Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Presidente Carlo Bonomi ha tenuto la sua relazione. Hanno fatto seguito gli interventi di Carlo Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico, e le conclusioni di Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria

“In Italia, Milano e la Lombardia sono tornati a trainare l’economia. Un risultato frutto di diversi fattori: dal polo tecnologico-scientifico post EXPO al 76,3% delle imprese del nostro territorio che esporta (il 56,1% lo fa verso i Paesi extra Ue). Qui a Milano e in Lombardia vive la fiducia per un ritorno a tassi di crescita intorno al 2% annuo nazionale. Ma molto resta da fare”. È quanto ha dichiarato Carlo Bonomi, neo Presidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza, nella sua relazione all’Assemblea Generale tenutasi oggi al Teatro alla Scala. E poi ha proseguito citando il tema della quarta rivoluzione industriale: “Per recuperare i gap accumulati dall’Italia occorre realizzare subito la quarta rivoluzione industriale, sul modello però non tedesco ma della piccola e media impresa italiana. Ma non è solo questione di investimenti e tecnologie, e di fare il miglior uso degli incentivi messi a disposizione delle imprese”.
Ha anche citato come aspetto negativo l'aver abbandonato la spending review auspicando in più il rilancio della riforma dell'Irpef, introducendo un’imposta negativa per i bassi redditi: "Su questo lanceremo un’iniziativa di confronto in tutto il Nord -ha proseguito Bonomi- perché senza toccare l’Irpef il fisco non viene restituito alla sua finalità di volano ma continua a essere ostacolo della crescita.

L'intervento di Carlo Calenda
Interessante l'intervento di Carlo Calenda che ha trattato i temi economici salienti oggetto di discussione all'interno del Governo.
Riprendendo l'accenno fatto da Carlo Bonomi ha trattato del tema dell'Industria 4.0, un tema caro al Ministro dello Sviluppo, che pur essendo un grande fautore, ha invitato alla cautela sull'esame dei primi dati che stanno venendo fuori proprio in questi giorni. Ha poi precisato che il Governo, per favorire lo sviluppo, si è trovato di fronte alla necessità di scegliere fra l'investire sull'offerta o sulla domanda e alla fine ha deciso di optare per la prima. Un lavoro profondo e impegnativo che riguarderà i prossimi mesi sempreché non si decida di andare a non auspicate elezioni anticipate.

Non basta. L'altro versante topico è la strategia energetica nazionale, perché lavorare sull'efficienza energetica è un importante driver di sviluppo in un economia matura come la nostra. E per quanto riguarda l'Europa dobbiamo riuscire ad inserirci nel nuovo asse franco-tedesco, per portare idee e non facendo finta che il neo presidente francese Macron possa occuparsi dei nostri interessi, perché non lo farà senz'altro.

Calenda ha poi concluso affermando che definito un piano industriale per il paese occorrerà lavorare con impegno sull'execution che è molto importante anche se, da un punto di vista mediatico, non si ama trattare l'argomento perché troppo tecnico. Ed ha aggiunto che la finanziaria non sarà "lacrime e sangue", ma sarà una finanziaria seria in modo da dare quel poco che è disponibile sul versante dello sviluppo dell'offerta (leggi imprese).

 

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