Carlsberg Italia rafforzerà nei prossimi cinque anni il suo impegno sulla Csr (Corporate social responsibility) di cui è stato appena presentato il bilancio 2016. L'impegno è su diversi fronti: dall'ottimizzazione degli impianti e della produzione per il risparmio delle risorse idriche al consumo responsabile

Per Carlsberg Italia la sostenibilità sta assumendo un'importanza strategica non solo per le ricadute virtuose -e questo vale per tutta l'industria food&beverage- in termini di produzione e impatto sull'ambiente -per esempio, il ciclo dell'acqua, che rappresenta il 90% delle materie prime della birra- ma anche per la comunicazione e il marketing. La Csr (Corporate social responsibility) è una divisione aziendale fortemente strategica anche per i rapporti tra aziende, territorio e istituzioni, oltre che sempre più decisiva sulle scelte dei consumatori. Nella Csr di Carlsberg Italia è impegnato un team di 14 persone.
Per rendere più accessibile e divertente questa materia, Carlsberg Italia ha creato un gioco dell'oca basato proprio sui passaggi fondamentali della sostenibilità: il gioco è riprodotto anche sui sottopiatti del locale di Viale Ortles a Milano.

Quattro le aree produttivo/tematiche prioritarie per l'impatto sull’attività aziendale:
- acqua: il ciclo delle risorse idriche è fondamentale perché l'acqua è l'ingrediente principale della birra
- energia ed emissioni
- salute e sicurezza: con attenzione alle persone che producono e commercializzano la birra
- consumo responsabile

Vediamo i principali highlights per area:

ACQUA
Consumo idrico ridotto del 18% rispetto al 2015: è un risparmio equivalente all'acqua di 39 piscine olimpioniche.
Il consumo specifico di acqua impiegato per produrre 1 ettolitro di birra è stato di 3,5 ettolitri, -20% rispetto al 2015 (4,3 hl). L'incremento dei monitoraggi ordinari degli impianti (da mensili a settimanali: 52 annui) ha permesso di individuare più velocemente perdite, malfunzionamenti e possibili migliorie.

PACKAGING
L’utilizzo dei fusti in Pet sfiora il 90% (+7% rispetto al 2015), dato che conferma lo spostamento nel mix di formati verso il sistema di spillatura senza anidride carbonica aggiunta con il sistema brevettato DraughtMasterTM.
Con questo sistema Carlsberg Italia ha tagliato le emissioni in atmosfera di 10.607.300 kg di CO2 (+468% rispetto al 2011) che equivalgono all’anidride carbonica che assorbirebbero circa 424.300 alberi. Questi alberi occuperebbero una superficie pari a 1.443 campi di calcio o anche 624 Piazza Duomo.

RIFIUTI
Il 100% dei rifiuti prodotti in stabilimento è andato al recupero. Nel 2016 sono tornate in esercizio parti del vecchio impianto di depurazione delle acque dismesso nel 2006: il resto dell'impianto è stato rimesso in funzione nel 2017 dopo interventi di manutenzione e modifica. "Grazie a questo investimento, l’azienda restituisce all’ambiente acqua di qualità molto vicina a quella prelevata" commenta Alberto Frausin, amministratore delegato Carlsberg Italia.

Alberto Frausin, amministratore delegato di Carlsberg Italia

SALUTE E SICUREZZA
Si estende il coinvolgimento dei dipendenti, in particolare dello stabilimento, in tutte le fasi della prevenzione. Il numero di audit nei diversi reparti è aumentato di quasi il 30%, è stata rafforzata la procedura NearMiss per la riduzione dei rischi di incidenti, con l’introduzione del Tag Rosso, un cartellino che i dipendenti posizionano ben in vista nel punto in cui è presente un potenziale pericolo. Grazie a questa novità le segnalazioni sono aumentate del 46% rispetto al 2015 a testimonianza di un accresciuto livello di attenzione e coinvolgimento.

CONSUMO RESPONSABILE
Last but not least, perché è l'area con la maggiore impronta comunicativa. Rientra in questo capitolo il simbolo Don’t Drink & Drive sulle etichette delle diverse birre per aiutare  i consumatori a fare scelte consapevoli. Questa attività contribuisce all’impegno di Carlsberg Group di riportare le informazioni sull’80% dei volumi di birra prodotti in Europa occidentale entro la fine del 2017.

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