Carrefour fa gli universi nel non-food

I LIBRI DI MARKUP –

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Dopo un anno di sperimentazione gli universi provati a Rungis
(periferia industriale di Parigi) dal 1998 sono replicati nella
vasta rete degli ipermercati Carrefour. Anche a distanza di
tempo è utile ritornare su questo trend introdotto dal
leader storico degli hyper francesi che ha un po’ rivoluzionato
la scuola di pensiero di un format che tutti consideravano
ormai maturo.

Che insegnamento trarre dall’introduzione degli universi?
Innanzitutto è una lezione per capire come l’assortimento
si può tradurre in una politica di servizi
attraverso quattro passaggi fondamentali:
• massificazione dell’esposizione;
• riordino della decorazione e della segnaletica;

• teatralizzazione del punto di vendita
attraverso un percorso di
ambientazione giocato su poli;

• flessibilità del layout e delle
attrezzature.

Fino a oggi sono stati messi a
punto tre universi: cultura/informazione,
casa, persona con i relativi sottouniversi.
Non è stata ancora toccata l’area dell’alimentare, ma sicuramente
un’apposita équipe è al lavoro sul rivoluzionamento anche di questa
parte di layout, come su quella dell’accoglienza e delle casse, dove prossimamente
il cliente si diletterà a fare anche il cassiere. A Pontault-Combaux è
stata provata un’apposita strumentazione, allocata in un box mobile, basata su un computer, attraverso il quale il cliente può autonomamente calcolare la forma
di vendita rateale che preferisce.

Il lavoro più vistoso è stato fatto nella descrizione fisica e nella delimitazione
degli universi e sottouniversi identificati. Per far questo Carrefour si è avvalso
del designer Philip Starck che ha disegnato gran parte delle attrezzature,
che appaiono particolarmente curate per un ambiente dal target medio-basso
come quello di un ipermercato. Nella divisione degli universi le altezze raggiungono
i 3,5 metri, mentre nel perimetro i rack contemplano
i 5 metri.

Dalle altezze adottate traspare la volontà di Carrefour
di dare un’impronta di massificazione estrema al punto di vendita anche se, tranne che in alcuni casi, non è mai greve, anzi: nei due
grandi corner della tavola e dell’immagine e suono quest’applicazione produce
un effetto di teatralizzazione dell’offerta. Sono ben 7 i sistemi d’illuminazione
adottati.
L.R.

       
 
I NUMERI
 
  Indirizzo
Pontault-Combaux (F)  
  Anno di apertura
1998  
  Categorie
23  
  Superficie di vendita
6.500 mq  
  Fatturato 195 mld  

Allegati

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