Carrefour ha creato il Csr e Food Transition Index tre anni fa. Copre 4 aree: approvvigionamento (sourcing) responsabile dei prodotti; logistica e operazioni a livello di punti di vendita; soddisfazione dei clienti e immagine percepita; impegni verso la forza lavoro. L'Index traccia 17 indicatori, i risultati sono pubblicati ogni anno. La media totale dei punteggi ottenuti in ciascuno di quegli indicatori dà l'Indice generale, che nel 2020 è stato 115% (114% in 2019), cioè Carrefour ha superato del 15% il target iniziale. Ora sta alzando i suoi obiettivi (target) in parecchie aree, in modo da corroborare il suo impegno verso tematiche come la pesca sostenibile, la deforestazione, la nutrizione e la salute, ma anche i prodotti locali e la riduzione nell'uso del packaging.
- Nutrizione e salute: per il 2025 il 25% dei prodotti contribuirà alla Food Transition. Le ricette di 6.000 prodotti saranno riviste e corrette in modo da ridurre zucchero, grassi e sale, eliminando entro il 2022 additivi o sostanze sospette o dannose per la salute (queste sostanze sono oltre 100 nei prodotti a marchio Carrefour). Queste misure si aggiungono al Nutri-Score già applicato in 7.000 negozi.
● Food transition: il programma Act for Food prevede che l'Indice Csr e Food Transition misuri la soddisfazione dei clienti in base a 5 priorità: 1) accessibilità dei prodotti organici; 2) prodotti a marchio Carrefour salutari e responsabili; 3) ridurre spreco prodotti alimentari; 4) eliminazione plastiche mono-uso; 5) disponibilità di prodotti ultra-locali.
● Fornitori: Carrefour vuole estendere il numero di fornitori attualmente impegnati per ogni paese (pochi: 30) ad almeno 300 per il 2025, soprattutto con brand popolari presso i consumatori.
● Packaging: Carrefour ha raddoppiato i target sulla riduzione delle confezioni. Obiettivo entro il 2025: riduzione di 20.000 tonnellate. Sta coinvolgendo tutti i suoi partner industriali per raggiungere 1.000 soluzioni di packaging riutilizzabile.
● Clima: per ridurre del 30% le emissioni di anidride carbonica, Carrefour sta coinvolgendo i suoi fornitori per ridurre l'impronta di 20 megatoni of CO2 per il 2025. Questo, attraverso l'uso di proteine vegetali, il taglio dei consumi energetici, l'utilizzo di energie rinnovabili e l'inserimenti di ingredienti locali e bassa produzione di carbonio.
● Diversity: l'obiettivo è portare la componente femminile al 35% nei 200 senior manager, e di portare al 4% l'incidenza, fra gli impiegati, delle persone con disabilità.
Per accelerare il raggiungimento di questi target i criteri di performance sono stati inseriti nel profilo retributivi dei manager. A partire dal 2019, 25% del payroll (busta paga) è basata su indice CSR sotto la voce incentivi a lungo termine. Questa percentuale è del 20% per quanto riguarda la retribuzione variabile del Pdg (Presidente e direttore generale). Dal 2021 l'indice Csr sarà integrato nella componente variabile della retribuzione di tutti gli impiegati, inclusi i dirigenti dei paesi esteri.