Claudia Palazzo (foto di Marco Varoli)
Grazie al prestito obbligazionario emesso da UniCredit, Caseificio Palazzo ristruttura e amplia lo stabilimento a Putignano, e acquista nuove attrezzature e di impianti 4.0. Fra gli obiettivi: incrementare le vendite all'estero e ottenere la certificazione B Corp

Caseificio Palazzo, azienda specializzata nella produzione di formaggi a pasta filata con sede a Putignano (Ba), prosegue nel suo progetto di sviluppo industriale grazie all'emissione di un prestito obbligazionario da 6 milioni di euro sottoscritto da UniCredit, finalizzato a realizzare gli obiettivi redatti dal management all’interno del piano industriale 2021-2025.

L’innovazione inizia già dallo strumento di finanziamento scelto, il minibond. L'operazione, della durata di 7 anni, rappresenta un importante riconoscimento da parte dell'istituto bancario dell'efficacia delle strategie industriali e commerciali intraprese da Caseificio Palazzo e della sua solidità finanziaria.

Dal 1957 Caseificio Palazzo è attivo nella produzione di formaggi a marchio Murgella con latte 100% italiano, proveniente da selezionati allevamenti della Murgia barese. La storia della famiglia Palazzo inizia con un piccolo laboratorio a Putignano, dove l'azienda ha ancora la sede. Oggi esporta in 28 paesi in tutto il mondo, dall’Europa all’Estremo Oriente, dal Canada all’America meridionale: con un fatturato di 53 milioni di euro, Caseificio Palazzo serve importanti clienti del settore HoReCa e della Gdo internazionale.

Principali obiettivi di sviluppo

L’azienda di Putignano (Ba) sarà impegnata in un progetto di ristrutturazione e ampliamento dello stabilimento industriale, che si estenderà su 5.000 mq, e nell’acquisto di nuove attrezzature e impianti in ottica 4.0 con l’obiettivo di ottimizzare i processi di lavorazione e aumentare la capacità produttiva. Il piano industriale (business plan) prevede anche un incremento delle vendite, in particolare verso il mercato estero, e l’assunzione di 60 persone in Italia.

Tra le finalità di Caseificio Palazzo, anche l’avvio di un iter di certificazione B Corp: l’innovazione si realizza, infatti, massimizzando l’impatto positivo dell’impresa lattiero-casearia verso i dipendenti, il territorio, l’ambiente e tutti i suoi stakeholder.

"Siamo soddisfatti per il successo di questa operazione –commenta Claudia Palazzo, amministratore delegato di Caseificio Palazzo– che testimonia la fiducia di un primario istituto bancario come UniCredit e rappresenta per noi un’importante conferma. L’emissione del prestito obbligazionario è un’opportunità per proseguire nel nostro percorso di crescita dimensionale finalizzato alla conquista di nuove quote di mercato. Per Caseificio Palazzo, che conserva un'esperienza artigianale nella lavorazione dei formaggi (dalla tecnica del siero innesto alla manualità tipica delle fasi di formatura), non può esistere tradizione senza innovazione: è questa visione a permettere lo sviluppo dell’azienda in termini di avanzamento tecnologico e di affinamento dei processi di produzione, per un controllo sempre maggiore sull’intera filiera".

"Caseificio Palazzo è un esempio di azienda del territorio che, anche grazie a un'attenta gestione manageriale, è riuscita a conquistare negli anni una posizione di riferimento nel suo comparto, che è certamente uno dei punti di forza del made in Italy nel mondo –aggiunge Annalisa Areni, responsabile per il Sud di UniCredit Italia-. Questa operazione conferma l’attenzione di UniCredit verso lo sviluppo e la valorizzazione delle più dinamiche realtà imprenditoriali del territorio, incoraggiando la diversificazione delle fonti di finanziamento".

Caseificio Palazzo è stata assistito da una squadra di professionisti composta da Pietro Dalena che, in qualità di advisor finanziario, ha elaborato il business plan e ha seguito gli aspetti finanziari dell’operazione; da Alessandro Mele, che ha supervisionato la definizione del contratto, e da Piergiorgio Lerede, che ha curato gli aspetti fiscali dell’operazione.

 

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