Caso Kiko-Wycon: il concept store è protetto dal diritto d’autore

Una pronuncia della Cassazione che fa storia per il mondo del retail, come spiegano gli esperti di Bugnion in proprietà industriale e intellettuale

Un concept store, o meglio il suo progetto architettonico e di arredamento interni, è "ufficialmente" tutelato dalla normativa relativa al diritto d'autore, a patto che presenti una visibile chiave stilistica e originale. A confermarlo è la nuova sentenza 8433/2020 della Corte di cassazione relativa al caso Kiko-Wycon.

A spiegarlo sono gli esperti di Bugnion, società attiva nel settore della consulenza in proprietà industriale e intellettuale.

IL CASO

Kiko, società di prodotti cosmetici e profumeria, ha agito in giudizio contro la concorrente Wycon accusandola di aver copiato, senza essere autorizzata ed in violazione del diritto di autore, l’aspetto dei propri concept store. Kiko aveva infatti affidato la progettazione dei propri negozi ad uno studio di architettura su commissione.

Il Tribunale di Milano e la Corte di Appello di Milano avevano già dato ragione in prima istanza a Kiko, riconoscendo il carattere creativo e originale del progetto. Ora, l'ulteriore sentenza della Corte di cassazione arriva a conferma, mettendo un punto alla vicenda.

IL SUGGERIMENTO

Come sottolinea dunque Simone Milli, partner Bugnion, al fine di rafforzare la solidità dell’onere probatorio in caso di contenziosi sul tema, potrebbe essere opportuno depositare presso la Siae (o altri sistemi che garantiscono la prova della data- contenuto) elementi grafici raffiguranti il layout del concept store, quali fotografie, documenti tecnici di spiegazione dell’idea grafica di base e così via.

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