Il "Placemaking" è nuova concezione nella progettazione di spazi pubblici che si focalizza sulla collaborazione fra gli attori pubblici e privati, sia nella fase progettuale sia in quella gestionale, per rafforzare il legame tra le persone e i luoghi

Milano traina la crescita degli investimenti immobiliari. Lo conferma una ricerca di Cbre. Il mercato del real estate milanese di nuova fattura ha registrato negli ultimi anni (2013-2016) un incremento medio degli investimenti (2,6 miliardi di euro l’anno), +8% rispetto al ciclo precedente (2006-2008), un balzo ben più atletico del saltino registrato dal Pil (+1,5% nel 2017 rispetto al 2016), accompagnato dal calo del tasso di disoccupazione (-7,3%), un dato che significa però poco se non si dice quanto è aumentata l'occupazione.
Il volume di investimenti a Milano nel 1° semestre 2017 è di 2 miliardi di euro, +15% rispetto allo stesso periodo del 2016, crescita dovuta in larga parte agli uffici (quasi la metà delle transazioni) all’high street e alla logistica.
Il capitale estero rappresenta il 72% del totale. Per quanto riguarda il retail, i cambiamenti delle abitudini di consumo stanno spingendo molte catene e insegne a creare negozi iconici nelle location migliori della città.
I canoni "prime" delle principali aree high street registrano incrementi a doppia cifra: +15% in corso Vittorio Emanuele II; +8% in via Monte Napoleone/Spiga; +16% in corso Buenos Aires e via Torino.
Nella logistica, Milano rappresenta un nodo strategico: circa il 60% dello stock logistico totale italiano è localizzato nell’area milanese. I canoni "prime" nell’area "core" (53 euro/mq/anno) sono in aumento del 6% rispetto al primo semestre 2016, e la tendenza è di un’ulteriore accelerazione della crescita nei prossimi anni.

I benefici del Placemaking
Il "Placemaking" viene definito da Cbre un nuovo modo di progettare spazi pubblici basato sulla collaborazione in fase progettuale e gestionale, fra attori pubblici e privati per rafforzare il legame tra persone e luoghi.
Incrociando i propri dati con la metodologia dell’architetto danese Jan Gehl, promotore del concetto "città per le persone" grazie a un approccio agli spazi pubblici intesi quali centri di rigenerazione di quartieri, emergono benefici che si riversano non solo sulla qualità dell’esperienza umana di chi vive le aree urbane, ma anche sul valore degli immobili.

Alessandro Mazzanti, Ceo di CBRE Italia

"Lo spazio pubblico è di fondamentale importanza per la vitalità complessiva e la vivibilità di un'area urbana, ma è anche rilevante per il suo successo commerciale ed economico – commenta Alessandro Mazzanti, amministratore delegato di Cbre Italia -. Si realizza il benessere dei cittadini massimizzando il profitto dei privati tramite un dialogo trasparente tra pubblica amministrazione e operatori del real estate che insieme riescono a creare un effetto doppiamente benefico".

Vantaggi sul residenziale e gli uffici
Dal punto di vista commerciale, la ricerca evidenzia i principali vantaggi nei settori residenziale e uffici. Il valore dei quali si incrementa fino all'8% per gli immobili entro 500 metri, e tra il 5% e il 6% per gli asset entro 2 chilometri.
I valori dei beni immobili non residenziali migliorano notevolmente dopo il completamento del progetto: +33% entro i 100 metri, e +7,3% nel raggio di 500 metri.
La ricerca esamina i progetti realizzati in 11 città di tutto il mondo, di cui vengono analizzate le condizioni prima e dopo l’operazione di sviluppo. Fra questi, svetta -è il caso di dirlo, visti i suoi grattacieli- quello di Porta Nuova a Milano, che vanta uno degli skyline più suggestivi della città: l'adattabilità del nuovo spazio pubblico alla varietà degli eventi, come parte di un più ampio progetto di sviluppo, ha rafforzato lo stato dell'area rendendola una nuova destinazione per i visitatori.
Dal 2004 al 2009 e dal 2010 in avanti, i valori delle locazioni sono aumentati del 27%, e nel corso del primo semestre 2017 l’investimento ha raggiunto un volume di 41 milioni di euro.
Porta Nuova rimane un’area tra le più dinamiche in termini di ristrutturazioni e nuovi progetti con ulteriori 140.000mq di nuovi uffici di grado A che saranno consegnati da qui al 2020.

 

 

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