Cbre, “Italia nella top ten delle mete dei retailer globali”

L’ampliamento della rete fisica (con l'apertura di negozi fronte strada) rimane una priorità dei retailer internazionali anche per il 2015, a dispetto dell'incertezza del quadro economico (crisi, recessione) e soprattutto socio-politico che caratterizza attualmente molti Paesi (Europa orientale, Cina, Nord Africa, Medio Oriente). Il timore di un aumento dei costi, come effetto di canoni crescenti e scarsa offerta di spazi di qualità. Questa è la valutazione generale che esce dall’edizione 2015 di “How Active are Retailers Globally”  realizzata da Cbre, leader mondiale nella consulenza immobiliare, che studia i piani di espansione dei retailer internazionali nelle diverse regioni del globo (EMEA, Americhe e Asia-Pacifico).
Quasi la metà (47%) degli intervistati ha indicato tre grandi (forse le più grandi) fonti di preoccupazione per il 2015: incertezza della prospettiva economica, aumento dei costi e soprattuttto dei canoni di locazione, e mancanza di spazi commerciali di qualità. I timori non impediscono i piani di sviluppo internazionali anche perché i punti di vendita tradizionali (per tradizionali intendiamo il classico negozio fronte strada) rimane la meta preferita del consumatore per fare shopping. Sul fronte dei retailer, il 21% dei rispondenti intende aprire tra 1 e 5 negozi in Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) entro la fine dell'anno.

Italia settima per attrattività
La Germania, per il secondo anno consecutivo, è il mercato più popolare tra i retailer: il 40% dei rispondenti dichiara di voler aprirvi un negozio nel 2015. Al secondo posto il Regno Unito con il 33%, cui segue la Francia con il 31%. L’Italia, con il 21% delle preferenze, si posiziona al settimo posto dopo Hong Kong, confermandosi nella top 10 dei mercati più attrattivi per il retail e per la penetrazione dei brand internazionali.

Anna Paltrinieri, Head of Retail Agency CBRE Italia
Anna Paltrinieri, Head of Retail Agency CBRE Italia

"I retailer si trovano oggi a dover affrontare la crescita della distribuzione multicanale e il cambiamento delle abitudini di consumo -commenta Anna Paltrinieri, Head of Retail Agency CBRE Italia -e questa sfida rende sempre più importante la presenza di un network consolidato di negozi, che siano riconoscibili e che rappresentino in modo efficace il brand". Secondo Paltrinieri l'importanza della rete fisica, mai disconosciuta, non ha fermato l’attività dei retailer in questi cinque anni di crisi, ma ha anzi confermato il loro interesse, pur se con un approccio cauto e selettivo. "Rispetto ai mesi passati   aggiunge Paltrinieri - stiamo osservando tra i retailer già presenti a Milano e Roma, una maggiore fiducia nel Paese che porta a valutare, per l’espansione del network, anche mercati secondari, per consolidare la loro presenza ed aumentare la massa critica”.

I

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome