Consorzio Casalasco del Pomodoro (CCDP) archivia il 2020 con un fatturato di 338 milioni di euro, +10,1% rispetto al 2019. Brillante anche il marchio Pomì

Ricavi consolidati 2020 ancora in aumento, a 338,3 milioni di euro, +10,1% rispetto al 2019, ulteriore incremento del margine operativo lordo (Ebitda) passato da 28,3 a 34,2 milioni di euro. "Risultati molto soddisfacenti". Così Paolo Voltini (presidente) e Costantino Vaia (direttore generale) di CCDP (Consorzio Casalasco del Pomodoro) hanno definito i risultati del bilancio di esercizio 2020, approvato all'unanimità dall'assemblea ordinaria riunitasi nella sede di Rivarolo del Re (Cr).

L’Export europeo ed extra-Ue rappresenta per CCDP il 70% del fatturato, e si conferma negli anni fattore portante del business del Consorzio e delle sue controllate, anch’esse in forte crescita rispetto al 2019: Sac SpA (+16,1%) e Pomì Usa (+36,5%).

Gli investimenti effettuati negli ultimi esercizi, abbinati a una strategia commerciale sempre più rivolta a internazionalizzare il profilo della società, hanno permesso a Gruppo Casalasco di aumentare il proprio valore della produzione nel segmento core del business aziendale (prodotti semplici o a base pomodoro).

Anno, il 2020, particolarmente buono anche per Pomì, sia in Italia (+26,2% dei ricavi) sia nell’export (+40% dei ricavi rispetto al 2019), cresciuto ancora sui mercati dove era già presente (soprattutto Stati Uniti, Germania, Austria e Medio Oriente), incrementando la gamma prodotti offerta con nuove referenze specifiche sia per i mercati emergenti sia per quelli consolidati.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome