Cdi: la sanità sotto casa

Dal focus sull’educazione alla prevenzione, alla valutazione di partnership commerciali con il mondo retail, ecco l’evoluzione dell’offerta clinica di vicinato (da Mark Up n. 268)

Portare la cultura sanitaria sempre più vicino al potenziale cliente: è uno dei punti chiave della strategia di sviluppo di Cdi - Centro Diagnostico Italiano, struttura sanitaria privata operante in Lombardia, in particolare a Milano. Obiettivo raggiunto sviluppando una rete di centri ambulatoriali e poliambulatoriali di quartiere, con un focus sui servizi nei centri diagnostici e un’attenzione importante sull’online e sulle attività promozionali e di collaborazione (come quella con le farmacie). Questi, alcuni dei temi affrontati con Maurizio Savi, direttore marketing del gruppo.

Soddisfare le nuove esigenze del cliente nella salute. Come pensate di farlo?

Per noi la sanità poggia su due pilastri: la diagnosi e la prevenzione, che include anche l’educazione sociale. Nel campo della prevenzione siamo sempre stati in prima fila. Ci consideriamo in linea con le nuove tendenze che valorizzano, in tutti i campi, i format di vicinato.

Come declinate in concreto la prossimità/vicinato?

Sviluppando una rete di strutture quartierali che facilitino l’accesso alla salute da parte della comunità: come i poliambulatori da noi aperti a Milano nello shopping district di Citylife e in piazza Gae Aulenti. Nel 2018 prevediamo una terza apertura, sempre a Milano, città dove si concentra la nostra attività.

Per Citylife e Gae Aulenti avete studiato una proposta ad hoc?

Ci sono offerte dedicate in queste sedi come nel resto della rete. Prima di aprire uno dei nostri centri, analizziamo le piazze di mercato con il geomarketing, per capire meglio le caratteristiche del bacino d’utenza e preparare promozioni mirate. Su tutta la nostra rete applichiamo lo stesso modello e principio: garantire al paziente un ventaglio di servizi il più ampio possibile.

Come si articola il pacchetto dei servizi?

Su due livelli: nell’offerta clinica e nei servizi collaterali. Nel primo caso la nostra missione è fornire al paziente un check up completo, dalle visite specialistiche sino alla diagnostica d’avanguardia. Facciamo costanti investimenti in nuove strumentazioni ad alto livello tecnologico, anche per facilitare l’approccio agli esami clinici. Grazie alle nuove macchine per la risonanza, il paziente affronta le analisi con maggior tranquillità, guardandosi un breve film, trasmesso dal monitor di cui è dotato il macchinario. A contorno di questa offerta clinica, proponiamo anche un insieme di servizi collaterali che spaziano dagli ambienti gradevoli e curati dei nostri centri alle attività di front office, con hostess che assistono il cliente, accompagnandolo anche fisicamente presso l’ambulatorio di riferimento.

Che cosa pensa dell’online?

Stiamo digitalizzando i processi, con un sito ancora più semplice da consultare e pensato per facilitare la vita dei nostri clienti e far risparmiare tempo. Abbiamo introdotto la prenotazione online delle visite; e sempre online il paziente può conoscerne l’esito, digitando il proprio codice d’accesso alla pagina riservata.

Sul sito e sui nostri canali social (Facebook e Twitter), e tramite newsletter, cerchiamo di sviluppare una comunicazione con i nostri pazienti, centrata su formazione e supporto in tema di salute, in modo da promuovere la nostra attività.

Quali sono le iniziative in materia di convenzioni?

Abbiamo studiato convenzioni con gli albi professionali. Ma stiamo valutando anche partnership con mondi vicini al nostro, come le farmacie: il farmacista potrebbe indirizzare la sua clientela verso alcuni servizi ambulatoriali che la farmacia da sola non sarebbe in grado di dare; può farlo, però, Cdi. In questo senso, non escludiamo anche collaborazioni con la gdo.

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