C’è aria nuova sugli scaffali del cioccolato

#takeaction Le nuove donne del cacao protagoniste del cioccolato di Luigi Zaini. I volti delle coltivatrici di cacao in Costa d’Avorio finiscono sul pack

Il cioccolato Zaini ci mette la faccia. A partire dall’autunno i consumatori troveranno, accanto alle tavolette decorate con le immagini tipiche della categoria, dei volti di donna. Sono “le nuove donne del cacao”, le protagoniste dell’omonima linea di Luigi Zaini.  Spiega il direttore marketing Fabrizio Azimonti: “Non si tratta di modelle, di persone scelte durante un casting ma delle coltivatrici di cacao in Costa d’Avorio che abbiamo sostenuto nella realizzazione di un loro progetto con cui lavoriamo ormai da alcuni anni”.
Di fatto il progetto è nato nel 2015 dall’incontro tra Luigi e Antonella Zaini, titolari dell’azienda, con Solange N'Guessan, la donna che è a capo della Unione Cooperative di San Pedro (UCAS).  Ha così origine l’idea di supportare le donne che coltivano il cacao in Costa d’Avorio, paese da cui proviene circa il 40% della produzione mondiale. “La vita di queste lavoratrici è particolarmente dura poiché, oltre a lavorare nelle piantagioni, si occupano della famiglia, dell'approvvigionamento dell'acqua e della preparazione dei pasti. Nonostante questa mole di lavoro, molte di loro non ottiene alcun riconoscimento economico o sociale”.
L’impresa ha finanziato la costruzione e il mantenimento di una fabbrica artigianale di sapone nel Villaggio di Medoh. E’, questo, un prodotto da sempre realizzato in loco secondo antiche tecniche manuali, partendo dagli scarti della lavorazione del cacao. Grazie alla nuova struttura oggi le lavoratrici della Cooperativa possono produrlo con meno fatica, all’interno di un edificio dedicato, attraverso l’impiego di semplici macchinari. Il sapone viene, quindi, venduto sul al mercato locale, con l’obiettivo di riconoscere alle donne coinvolte un reddito pari a circa 900 euro annui (il reddito medio ivoriano è di 2.500 euro annui). In tal modo le lavoratrici possono ottenere da un lato un’autonomia economica e dall’altro lato un riconoscimento di ruolo sociale all’interno della famiglia e della società, come sostiene Solange N’Guessan, direttrice della Cooperativa UCAS e ideatrice del progetto: “Non si tratta di un’operazione di charity ma di un’alleanza tra un’azienda sensibile ai temi della responsabilità sociale e le comunità di produttori di cacao”.

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