Uno dei punti di attrito tra centri commerciali (Proprietà) e tenant è la scarsa (secondo i tenant) condivisione dei dati in particolare sul footfall

Per i centri commerciali la ristorazione rappresenta in media circa il 10% del mix merceologico. Ma negli ultimi anni, soprattutto prima della pandemia e delle misure restrittive conseguenti, c'è stata una corsa a potenziare e innovare le food court sull'onda della capacità attrattiva e socializzante del cibo. Al convegno Aigrim (Associazione imprese grande ristorazione multi-localizzate) per la prima volta, mi pare, la ristorazione ha portato avanti istanze tipiche dei retailer. Quindi, tra retailer e ristorazione non c'è una grande differenza, perché alcuni problemi sono quelli dei tenant tout-court. Al convegno ha partecipato la crème delle grandi catene del Qsr/fast food in Italia: dalle multinazionali storiche stars&stripes come McDonald's e Kfc alle catene nazionali come Alice Pizza, Cigierre, La Piadineria, Roadhouse, Signorvino. Le principali catene di ristorazione nei centri commerciali (tenant) si sono incontrate con alcune società di gestione e proprietà di centri commerciali sul mercato italiano (landlords) fra cui  Arcus Real Estate, Kryalos, Svicom, Lendlease (che però non ha direttamente a che fare con i centri commerciali in senso stretto, pur gestendo a Milano 100.000 mq di retail). Abbiamo visto sul palco e fra i partecipanti quasi tutti i principali leader nelle gallerie commerciali italiane, a partire da tre importanti player come IGD Siiq rappresentata da Roberto Zoia, Nhood (ex Ceetrus) e Svicom per la quale era presente Corrado di Paolo, general manager di Svicom Agency, società specializzata in consulenza a 360°, il cui core business è la gestione e la commercializzazione delle gallerie. Già da sole queste società rappresentano una testimonianza autorevole, anche per esperienza storica, del mondo dei centri commerciali italiani.

da sin. Cristian Biasoni (pres. Aigrim), Stefania Criveller (Cigierre), Andrea Valota (La Piadineria), Matteo Migani (McArthurGlen), Andrea Aiello (Retail Food), Diego Valazza (LendLease), Luca Nasi (Arcus), Fabio Filadelli (Nhood), Benedetta Conticelli (Kryalos-Land of Fashion), Corrado di Paolo (Svicom), Corrado Cagnola (Kfc) e Roberto Zoia (Presidente. Cncc)

Anyway, l'obiettivo del convegno era veicolare alcuni messaggi/priorità che andiamo a sintetizzare:

  • Re-inventare e rilanciare il format dei centri commerciali con investimenti strutturali, di marketing e comunicazione soprattutto per quanto riguarda i centri di fascia medio-bassa che soffrono attualmente di una perdita generale di attrattività;
  • Interventi straordinari a sostegno del settore per contrastare l’aumento generalizzato dei costi dovuto all’inflazione e alla crisi energetica in atto, per esempio differenziando gli orari delle attività di ristorazione
  • Trovare un allineamento tra interessi di breve termine delle società che gestiscono le grandi superfici e quelli dei tenant che investono su un arco temporale di medio periodo;
  • Legare i canoni fissi ai flussi di visitatori, così come accade già negli aeroporti, per allineare sforzi e obiettivi tra tenant e landlord;
  • Necessità di rivedere la ripartizione delle spese comuni come quelle per le manutenzioni straordinarie;

“Siamo molto soddisfatti del convegno anche perché siamo riusciti a coinvolgere i più importanti tenant e landlord del mercato italiano che si sono confrontati, credo per la prima volta in Italia, sulle necessità e le linee guida strategiche da adottare per lo sviluppo futuro del settore  -commenta Cristian Biasoni, Presidente Aigrim-. La presenza di relatori autorevoli e la grande partecipazione di pubblico rappresentano entrambi un inequivocabile segnale della volontà comune di rivitalizzare uno dei settori che ha sofferto maggiormente a causa della pandemia. Favorendo questo dibattito, credo che Aigrim abbia dimostrato il ruolo fondamentale dell’associazione”. 

I dati emersi sul fatturato della ristorazione, condivisi da Aigrim e dai centri commerciali, sono tra le motivazioni più importanti che hanno dato origine alla necessità di creare un momento di confronto tra le parti. Nello specifico, è stato evidenziato un calo del 4,5% tra gennaio ed agosto 2022, rispetto al periodo analogo del 2019, incidendo così su un settore che ancora perde rispetto ai livelli pre-pandemia.

Cristian Biasoni ha auspicato la creazione di un nuovo Osservatorio congiunto sulla ristorazione in collaborazione con Cncc-Consiglio nazionale dei centri commerciali.

Nel corso del convegno Deloitte ha presentato la ricerca “Il mercato del Foodservice in Italia, focus sui Centri Commerciali”, un documento utile a confrontare lo scenario economico del Foodservice in Italia e in Europa, analizzando le differenze e le prospettive che determineranno i risultati dei prossimi anni.

Il 74% dei centri commerciali italiani (1.025) rientra nella categoria dei "piccoli", con Gla compresa tra 5.000 e 19.999 mq secondo la classificazione del Cncc. I grandi (20.000-39.999 mq) sono il 4%, mentre i medi rappresentano il 21%. La ristorazione pesa sul mix complessivo delle attività commerciali con percentuali variabili, a secondo della taglia del centro, della sua localizzazione, e della tipologia. Nei centri commerciali grandi e molto grandi può arrivare a sfiorare l'11%, ma la media è 9,7%. Dal convegno è emerso abbastanza chiaramente che la ristorazione va bene, o tiene, solo in quel 4% di centri commerciali tripla A. A noi sembra un'esagerazione, perché la ristorazione in molti centri commerciali anche di media e piccola taglia svolge un servizio fondamentale in zone e quartieri urbani che altrimenti avrebbero il nulla intorno: un caso da manuale è il Metropoli di Milano.

Ma il problema di fondo è che i motivi dei contrasti rimandano all'area, ritenuta poco chiara dalla ristorazione, delle spese di gestione/condominiali e soprattutto della condivisione dei dati da parte delle Proprietà. Un problema, quest'ultimo, già ampiamente discusso nel panel dedicato (condotto da Marcello Zanfi, presidente commissione sviluppo retailer Cncc-Cbre) durante il convegno Cncc a Scalo Milano Hub. Ritorneremo sul tema.

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