Centri commerciali, il loro contributo al Pnrr in 5 settori strategici

Cncc, Enea e Fci, un accordo per la transizione ecologica
Il Consiglio nazionale dei centri commerciali ha presentato alle istituzioni una serie di proposte in linea con il Pnrr

Il Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc), in rappresentanza di tutti gli operatori partecipi (stakeholder) dell'industria dei centri commerciali, nei giorni scorsi ha presentato alle istituzioni una serie di proposte operative per realizzare progetti in linea con i requisiti e gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Con il supporto di PwC Italia (Business Services Srl) ha realizzato un documento che presenta 5 Mission europee e nazionali di sviluppo che l’industria degli shopping centre, con il sostegno delle istituzioni, può contribuire a realizzare: 1) trasformazione digitale, 2) salute, 3) istruzione e ricerca, 4) transizione ecologica ed energetica, 5) integrazione ne inclusione sociale.

"Il Pnrr propone modelli di sviluppo che, nei prossimi anni, giocheranno un ruolo centrale nella trasformazione di molti settori, alla cui realizzazione la nostra industria, che ha un’incidenza sul Pil pari al 7,5%, potrebbe dare un contributo significativo -commenta Roberto Zoia, presidente Cncc-. Crescita, evoluzione e adattamento sono gli obiettivi che anche noi continuiamo a perseguire da diversi anni e che hanno permesso al format centro commerciale di rispondere ai cambiamenti nelle esigenze della clientela. La formalizzazione delle proposte dell’industria per il Pnrr rende ancora più chiaro il nostro impegno per lo sviluppo e una crescita sostenibile dei territori di cui le nostre strutture fanno parte, mettendo a disposizione gli spazi e gli strumenti a nostra disposizione per il raggiungimento di obiettivi comuni”.

Roberto Zoia Cncc
Roberto Zoia, presidente del Cncc (Consiglio nazionale dei centri commerciali)

Allora, vediamo più nel dettaglio come si articolano questi 5 punti. Riprendiamo così un discorso già sviluppato con Roberto Zoia in un'intervista uscita su Mark Up.

Trasformazione digitale

I centri commerciali possono svolgere un ruolo fondamentale ospitando centri di formazione digitale per lo sviluppo delle competenze dei cittadini e corsi di formazione per i propri dipendenti e/o esercenti, contribuendo a rilanciare l’imprenditoria in un’ottica digitale anche attraverso la creazione di piattaforme user experience e App a supporto dell’esperienza Phygital. Un supporto ad hoc, mediante consulenze e realizzazione di piattaforme digitali, verrebbe fornito anche alle piccole realtà commerciali, i cui livelli di competitività sul mercato sono diminuiti a causa dello sviluppo dell’eCommerce, soprattutto negli ultimi due anni.

Salute

I centri commerciali possono giocare un ruolo importante anche in questo campo come dimostra la campagna di vaccinazione, che ha portato all’allestimento di 25 poli (hub) vaccinali all’interno di centri commerciali su tutto il territorio nazionale. In stretta collaborazione e coordinamento con le Ats territoriali, le strutture e le organizzazioni che le gestiscono sono, infatti, in grado di svolgere un ruolo fondamentale a supporto della costruzione e delle infrastrutture di medicina di prossimità, mettendo a disposizione i propri spazi per lo sviluppo di nuove soluzioni sanitarie per le comunità, come le nuove Case di Comunità.

Istruzione e ricerca

Anche qui l'industria dei centri commerciali può sostenere nuove imprese e attività contribuendo allo sviluppo dell'innovazione, creando partnership con università e incubatori, promuovendo beauty contest per identificare start-up e progetti imprenditoriali in diversi settori di interesse dei centri commerciali.

Transizione ecologica ed energetica

Questa è un'area sulla quale l’industria dei centri commerciali lavora da più tempo e spesso in anticipo. L’accesso ai fondi del Pnrr permetterebbe alle strutture di accelerare sui processi in corso, a partire dall’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili e dallo sviluppo di progetti volti a favorire la biodiversità sia all’interno che all’esterno dei centri commerciali (piantumazione, green walls e giardini verticali, ecc.). Favorirebbe inoltre una cultura orientata allo spreco zero  (zero waste) all’interno della quale andrebbero ad assumere ancora maggiore importanza iniziative di economia circolare. Il contributo promuoverebbe la mobilità sostenibile, con l’installazione di punti di ricarica per bici/moto e veicoli elettrici a servizio della comunità.

Integrazione e inclusione sociale

I centri commerciali possono, e già in parte lo fanno, mettere in campo iniziative utili alle comunità locali di riferimento, attraverso azioni mirate a sostegno della 1) formazione (creazione di biblioteche, organizzazione di eventi culturali e sportivi), 2) dell’infanzia (realizzazione di strutture d’istruzione primaria ed asili nido, a beneficio dei propri dipendenti, degli staff degli esercenti e delle famiglie della comunità) e 3) della diffusione delle competenze tramite la realizzazione di nuovi spazi condivisi di lavoro (co-working) a disposizione della comunità. Diciamo che nel punto 1) siamo ancora un po' indietro e mi riferisco in particolare alle biblioteche e agli eventi culturali. Mi sembra ci sia maggiore sensibilità pratica in merito ai punti 3-4.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome