Centri commerciali, leadership delle coop

IN PRIMO PIANO – Acquista forza il ruolo dei formati più leggeri: superstore e mini-iper Coop, Ipercoop e Conad le ancore leader (da MARKUP 220)

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A livello di insegne-magneti, nei centri commerciali dotati di ancora alimentare a insegna Coop, Ipercoop, e Conad/Conad Superstore si contano 8.907 punti di vendita, il 26% di tutti i punti di vendita all'interno dei centri commerciali riportati dalla banca dati Sincron Inova. Questo dato conferma la presenza numericamente trainante della grande distribuzione come principale magnete alimentare dei centri commerciali, al netto di fenomeni pur importanti e impattanti sulle performance complessive delle medesime insegne: per esempio, la criticità delle grandi superfici alimentari (ipermercati, soprattutto con superficie superiore a 8.000 mq) e l'avanzata di due formati, il superstore e il piccolo ipermercato (Esselunga, Interspar, Iperfamila, Ipersimply), numericamente non dominanti, ma prospetticamente molto più adattabili ai cambiamenti delle condizioni economiche del paese.
Tra l'altro, quest'ultimo fenomeno, lungi dal contraddire quanto detto poco sopra, conferma semmai con maggior forza l'importanza del libero servizio alimentare all'interno dei centri commerciali integrati.
Più difficile stimare il fatturato dell'industria dei centri commerciali. Limitandoci ai centri di dimensione medio/grande (Gla => 20.000 mq), e ipotizzando una produttività al metro quadro di 4.500 mq (che è una stima intermedia tra la produttività nei centri "prime" e quella dei "secondary"), i 244 shopping center elencati dovrebbero generare teoricamente un giro d'affari di 35,1 miliardi di euro, per un fatturato (vendite) medio per insediamento pari a 143,852 milioni.
I centri commerciali con Gla inferiore a 20.000 mq sono 843, e nel complesso dovrebbero produrre vendite stimabili da 26,4 a 30,8 miliardi di euro, ipotizzando una produttività media al mq più bassa, pari a 3.500 euro al mq e secondary (4.000). Nel caso dei centri commerciali inferiori a 20.000 mq le vendite per insediamento ammontano a poco più di 36,5 milioni prendendo come riferimento la stima "secondary".
Considerando che le prime 5 regioni italiane concentrano il 51% della Gla totale, potremmo stimare che Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Lazio esprimano un fatturato di quasi 35 miliardi su un totale di 60,4 miliardi.

 

Allegati

220_Scenari_commerciali

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