Chi sono e quanto valgono i top brand italiani (secondo Kantar)

Foto di Hung Pham Gia da Pixabay
I 40 top brand italiani raggiungono un valore di 110,5 miliardi di dollari. Domina la moda lusso con Gucci (1°), Prada (6°) e Fendi (7°). Primo nel food Kinder (3°)

Sono sempre le marche del lusso a fare da capofila del made in Italy per valore. Lo conferma anche quest'anno la classifica dei Most Valuable Italian Brand di Kantar BrandZ, con Gucci al primo posto per il quinto anno consecutivo, Prada, Ferrari e Fendi che rimangono saldi nella Top 10. I 10 brand del lusso italiano sono presenti nella classifica, costituendo il 40% del valore totale, ma ci sono anche 12 brand che fanno parte della categoria food & beverage con il 19% di share e Kinder in testa (3° in classifica generale). Dallo scorso anno ci sono stati cambiamenti minimi nella top 10, con il solo cambio di posizione tra Tim e Ferrari.

Rank 2023 (2022) Brand Categoria
1 (1) Gucci Lusso
2 (2) Enel Utility
3 (3) Kinder Food & Beverage
4 (5) Ferrari Automotive
5 (4) TIM Utility
6 (6) Prada Lusso
7 (7) Fendi Lusso
8 (8) Eni Utility
9 (9) Nutella Food & Beverage
10 (10) Generali Servizi finanziari

Nel complesso, i 40 brand italiani più importanti individuati dall'analisi raggiungono un valore complessivo di 110,5 miliardi di dollari. Nel 2023 il ranking è stato esteso da 30 a 40 brand, in modo da avere una visione più ampia del variegato panorama italiano. Il valore totale dei top 30 è diminuito del 19% rispetto allo scorso anno, arrivando a 104.6 miliardi di dollari a causa della combinazione tra l’impatto finanziario delle forze macroeconomiche e la normalizzazione successiva ai due anni di crescita durante la pandemia. I brand top 30 valgono ora il 2% in più rispetto a prima del Covid (2020). La proporzione di total brand value derivante dal business realizzato fuori dai confini nazionali (70%) è al quarto posto tra i mercati mondiali.
Come rileva Federico Capeci, managing director, C&S Europe HiPo markets di Kantar:“I brand italiani continuano a generare valore significativo. Per molti business, nonostante i financial asset abbiano subito un duro colpo nel 2022, la proporzione del valore proveniente dai rispettivi brand rimane in generale eccezionalmente forte. I top 40 brand italiani hanno costruito relazioni estremamente significative con i loro consumatori, preservando così la loro brand equity e permettendo loro di navigare attraverso le recenti intemperie, rialzandosi tempestivamente. Aumentare la brand equity è la modalità migliore per generare crescita in questo clima imprevedibile. La più grande opportunità per ottenere ciò è sfruttare in modo efficace l’innovazione, andando oltre al solo R&D dei prodotti. La capacità di essere percepiti come innovativi è un principio chiave per la brand equity e richiede un’eccellente strategia di sviluppo, lancio e comunicazione dei nuovi prodotti.”

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