Chiusure domenicali e festive: il tormentone non è ancora finito (?)

l'Unes di Monza centro è aperta fino a mezzanotte 365 giorni all'anno. Un servizio senza dubbio per tutta la cittadinanza

La speranza di Massimo Moretti, presidente di Cncc, era (molto probabilmente) che il dibattito sulle chiusure domenicali e festive passasse in cavalleria soprattutto dopo l'inatteso coup de theatre che ha portato prima alla crisi del governo giallo-verde e poi alla veloce ricostituzione del Conte bis con nuovo bicolore (giallo-rosso). Sembra, invece, che la vexata quaestio (chiusure domenicali e festive dei negozi) non sia finita, come molti avrebbero desiderato, nel solaio del quieta non movere, ben nascosta come il famoso e terrificante Jumanji...Da una prima lettura dei quotidiani, e in particolare da un articolo de Il Messaggero, 20 settembre 2019, si delineano almeno due fronti: quello dei 5S che non vogliono lo stralcio di una legge che ha tenuto banco per almeno un anno; e quello del Pd che ritiene (in generale, e secondo noi giustamente) schizògeno (=generatore di dissidi; e ricordiamo by the way e del tutto incidentalmente, che Schizògene era uno dei nomi di Indro Montanelli...) un progetto di legge francamente poco comprensibile sul piano del liberalismo economico, anche se molto comprensibili sono le posizioni dei lavoratori e dei sindacati interessati al e coinvolti nel lavoro festivo e domenicale. "Questa è una legge divisiva, meglio accantonarla" commenta il capogruppo Pd al Senato, Andrea Marcucci (fonte: Il Messaggero, 20 settembre 2019); un giudizio tranchant, ma non privo di verità.

Di ritorno dalla pausa d'agosto, abbiamo subito fatto qualche breve e informale verifica con alcuni attori di rilievo impegnati a vario titolo su questa spinosissima questione. Massimo Moretti, come detto, si augurava (ai primi di settembre) che il tema fosse superato e che la discussione potesse considerarsi esaurita. Andrea Dara, relatore della legge alla Commissione Attività produttive della Camera, ha rinviato qualunque commento a una data più avanzata del calendario. Da Confimprese è lo stesso presidente Mario Resca che nel corso della conferenza stampa tenutasi a Palazzo Mezzanotte (Piazza Affari) per ricordare il ventennale dalla costituzione dell'Associazione, ha ribadito il suo no a qualunque forma e formula, sia essa attenuata, di imposizione dall'alto di un regime di aperture/chiusure di stampo restrittivo.

 

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