La proprietà del Cinema Odeon (DeA Capital Real Estate Sgr) propone una parziale conversione delle sale non utilizzabili in un nuovo spazio retail

Nato come teatro nel 1803, il Cinema Odeon, nel cuore di Milano (via Agnello, due passi dal Duomo), semi-chiude e cede gli spazi non più utilizzabili per riconvertirli in attività retail. Il parere favorevole è arrivato dal Municipio 1 di Milano alla risistemazione di via Agnello e alla trasformazione del cinema multisala Odeon che diventerà spazio commerciale diminuendo il numero delle sale. Il via libera è arrivato a fine marzo, con una maggioranza schiacciante di consiglieri: 20 favorevoli, 2 contrari (la Lega) e 6 astenuti (Forza Italia e Milano Popolare).

Tutto parte dalla riqualificazione dell'Odeon, che preserva l'attuale destinazione a sala cinematografica per quanto riguarda il piano interrato, riconvertendo i piani dal terreno al secondo a una struttura di vendita accessibile sia da via Santa Radegonda sia da via Agnello, mentre resteranno adibiti a uffici il terzo e il quarto piano del palazzo. Dovrebbe quindi salvarsi la storica Sala 2, sotterranea, ricavata dal vecchio teatro.

Da circa due anni l'Odeon è di proprietà di DeA Capital Real Estate Sgr Spa, che intende dimezzare le sale facendole scendere a cinque, tutte sotto terra, riservando il resto dello spazio a grande magazzino. Corre voce che siano in ballo nomi cubitali dello shopping di lusso, come Galeries LaFayette o Harrod's. Ma, forse, soprattutto in tempi di Covid19 e pandemie di vario genere, e pensando alle attuali limitazioni delle zone rosse, non sarebbe più opportuno un supermercato?

Dea Capital Real Estate Sgr SpA ha un patrimonio immobiliare focalizzato sugli uffici che rappresentano il 62% del portafoglio: pochissima logistica, che è invece una categoria wow di questi tempi. Il retail è al 13%.

La delibera del Municipio 1, esprimendo parere favorevole, si concentra comunque sulle opere di urbanizzazione, che si concretizzerebbero nella sistemazione del marciapiedi di via Agnello con lastre di pietra, con il sì della Sovrintendenza.

La riqualificazione della strada prevede due diverse possibilità a seconda dell'entità effettiva degli oneri. Nel caso minimo, il marciapiedi sarà ampliato di circa un metro e mezzo dando continuità al percorso pedonale fino all'imbocco della galleria pedonale Rinascente, mentre il raccordo tra il nuovo marciapiedi e l'area pedonale di via Agnello sarà ampliato di tre metri per garantire continuità con il marciapiedi che proviene da piazza Liberty.

Nel caso invece di una maggior disponibilità di oneri di urbanizzazione, l'intera via Agnello potrebbe essere trasformata estendendo i sanpietrini sulla porzione carrabile della via, dando continuità a come si presenta piazza Liberty. "In termini generali, via Agnello non è ad oggi riqualificata e valorizzata come altre vie del reticolo storico intorno a piazza Duomo, se non in due brevi tratti al suo imbocco da corso Vittorio Emanuele e nella parte finale che confluisce in piazza San Fedele", si legge nella delibera del consiglio municipale. Insomma, è rimasta fuori dal percorso di riqualificazione che, negli ultimi anni, ha interessato varie altre strade limitrofe. Tanto che il consiglio di Municipio chiede che, anche con scarsi oneri, si sondi la possibilità che la proprietà dell'Odeon accetti di investire nella riqualificazione di tutta la via, compresa la parte più periferica.

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome