Cinque anni di ricerca e il cartone diventa smart

Il 2017 è l’anno di lancio del cartone ondulato attivo, destinato a ridurre rapidamente e significativamente il deperimento della frutta fresca (da Mark Up n. 256)

Un risparmio annuo in Italia stimato in più di 190 milioni di euro e ben 115 mila tonnellate di fragole, albicocche e nettarine salvate dallo spreco. Inoltre frutta e verdura più salubri grazie ad un sistema di imballaggi “Attivi” che permette ai prodotti di durare più a lungo sia sui banchi del supermercato che a casa dei consumatori. Questi sono alcuni degli obiettivi che si potranno raggiungere grazie al  nuovo packaging anti spreco brevettato dal Consorzio Bestack, realtà che racchiude aziende di produzione di imballaggi in cartone ondulato con specializzazione nell’ortofrutta. Il progetto, realizzato insieme all’Università di Bologna, è stato presentato alla Camera dei Deputati a dicembre alla presenza dell’on. Maria Chiara Gadda, relatrice della legge 166/2016 contro gli sprechi alimentari e dell’on. Marco Di Maio, membro della Commissione Affari Costituzionali. Un’analisi comparativa tra l’imballaggio in cartone ondulato tradizionale Bestack e quello attivo è stata svolta nei punti di vendita del gruppo Agrintesa. In tre mesi sono state realizzate 4.500 analisi e 200 campionamenti su fragole, albicocche e nettarine che hanno dimostrato che l’utilizzo di imballaggi attivi ha consentito, in tutte le condizioni di temperatura, di contrastare la proliferazione di organismi degradativi migliorando la conservazione delle sostanze organolettiche. Si tratta del primo studio in assoluto di tale portata, i cui dati sono stati rilevati misurando la freschezza attraverso l’evoluzione della carica batterica di questi frutti confezionati nel Cartone Ondulato Attivo. L’utilizzo in Italia di imballaggi attivi in cartone ondulato Bestack consentirebbe, probabilmente, di evitare di sprecare 8 mila e 300 tonnellate di fragole per un valore di 29,1 milioni di euro, 12mila tonnellate di albicocche per un valore di 27,9 milioni, 84mila tonnellate  di pesche e nettarine per un valore di 134 milioni. Secondo il direttore del Consorzio Bestack Claudio Dall’Agata per tutta l’ortofrutta
italiana si prevede che il nuovo Cartone Ondulato Attivo possa ridurre e ottimizzare lo scarto, risparmiando un miliardo di euro per circa 850 mila tonnellate di prodotto cioè il 10% della frutta e della verdura consumata in Italia in un anno. Il brevetto si inserisce nel solco della nuova normativa anti spreco, la legge 166/2016, il cui scopo principale è ridurre il fenomeno della dispersione alimentare e della produzione di rifiuti attraverso la promozione del riuso, del riciclo e dello smaltimento dei prodotti in discarica. Italia e Francia sono gli unici Paesi europei a dotarsi di una normativa di questo tipo, ma mentre il modello d’oltralpe si concentra sul sanzionamento (previste multe e nei casi più gravi anche la detenzione per chi spreca), l’Italia ha puntato sullo snellimento burocratico a favore delle filiere e su una politica di incentivi per chi si dimostrerà virtuoso.

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