Nella lettera inviata a Mario Draghi, Cncc si rende disponibile a individuare gli spazi più idonei fra gli oltre 1.200 centri commerciali in tutto il Paese

Nella lettera inviata al neo presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai ministri maggiormente coinvolti nella gestione dell’emergenza sanitaria, il Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc), manifesta l’immediata disponibilità del settore a rispondere all’appello lanciato dallo stesso Draghi per contribuire all’incremento degli spazi a disposizione per la campagna vaccinale, che deve essere la priorità.

Lo stesso neo Premier ha sottolineato nei giorni scorsi la necessità di non limitare le vaccinazioni all’interno di luoghi specifici, rendendole possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private. Cncc, in coerenza con le attività e le proposte di cui si fa portavoce da mesi, e per avere un ruolo ancora più attivo nella lotta contro il Covid-19, è quindi disponibile a individuare sin da subito, assieme ai propri soci, gli spazi più idonei fra le oltre 1.200 strutture presenti in modo capillare in tutto il Paese così da poterli mettere a disposizione delle Istituzioni nazionali e locali il prima possibile per lo svolgimento della campagna vaccinale.

Si tratta di una soluzione attivabile in tempi rapidi, in piena sicurezza (grazie alla gestione unitaria caratteristica dei centri commerciali), che garantisce spazi di ampie dimensioni, organizzati, vigilati, regolarmente sanificati e agevoli da raggiungere in auto, con disponibilità di parcheggio.

Cncc conferma anche la massima disponibilità a individuare insieme al nuovo Governo misure che, anche attraverso Protocolli di sicurezza ancora più rigorosi, possano consentire il regolare proseguimento delle attività commerciali, auspicando la riapertura dei centri commerciali, dei parchi commerciali e dei factory outlet 7 giorni su 7.

Nella lettera il Cncc, ricorda anche che, come confermato da esperti indipendenti, le misure adottate finora hanno permesso di mantenere basso il fattore di rischio associato all’attività delle strutture dopo le riaperture del maggio 2020.

Per quanto concerne i ristori, Cncc chiede che siano commisurati alle perdite subite, specie se si considera l’importanza che il fine settimana ha per il settore dei centri commerciali.

 

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