Come la supply chain deve rispondere alle grandi sfide del retailing moderno

La contrazione della marginalità, l’aggressione dell’online e la crescita della rilevanza dei freschi richiedono capacità adattive inedite. Ecco come.

Il mondo del retail sta affrontando una fase di importanti cambiamenti, non è una novità: sollecitati dalla sempre maggiore disponibilità concreta di soluzioni tecnologiche legate al business, ma anche e soprattutto dalle crescenti aspettative dei consumatori, anch'esse spinte dall'accelerazione tecnologica, i retailer si trovano ad affrontare numerose sfide, con pochissime certezze. A parte una: la supply chain è - e sempre più sarà - il banco di prova delle promesse fatte ai clienti. Come padroneggiarla al meglio, con la necessaria flessibilità ed efficienza, senza tradire i propri clienti e anzi, anticipandone le esigenze per attrarne di nuovi?

eCommerce, contrazione dei margini, crescente importanza dei prodotti freschi per attrarre clientela, sono tutti aspetti che fanno intravedere la necessità di sviluppare una supply chain efficiente e molto flessibile, capace di piegarsi alle esigenze del momento, che possono spaziare dalla scarna razionalità e massificazione del discount per i prodotti con shelf life lunga, alla gestione del premium e super premium nel freschissimo, senza soluzione di continuità. Per rispondere efficacemente a queste necessità operative, RELEX Solutions, software company dedicata alle soluzioni per l’ottimizzazione del retail, ha creato una guida alle buone prassi. Ciascuno sceglierà quali adottare per prime, in base alle proprie priorità. Ecco i consigli per i retailer, articolati in 5 punti.

1 – La previsione della domanda è un elemento chiave per prevenire gli sprechi e guadagnare efficienza: è una delle applicazioni dove trova spazio l'intelligenza artificiale in una accezione già concreta e accessibile, ovvero quella della AI specializzata, ottimizzata cioè per l'esecuzione di un'attività specifica. I dati a disposizione delle aziende, sia interni che esterni, sono sempre di più e il costo legato alla capacità di elaborazione scende letteralmente di mese in mese. I retailer possono adottare la AI per migliorare la previsione della domanda integrando fonti esterne di dati, affidandosi però a sistemi robusti e affidabili, cioè basati su sistemi di previsione combinati e basati su layer, che permettono di verificare in ogni momento l'accuratezza della previsione.

2 – Il riordino automatizzato per i punti di vendita porta numerosi vantaggi operativi, nell'ordine del 30% di risparmio sui costi e di un +1% nelle vendite. Non adottarlo, invece, soprattutto per i prodotti freschi, può condurre a gravi inefficienze. Parlando di freschi, in genere si verifica un andamento differenziato della domanda in base al giorno della settimana, per cui è necessario selezionare un'automazione capace di aumentare e diminuire in modo sincronizzato le scorte di sicurezza in base ai volumi di vendita, calcolando in anticipo i possibili errori e ragionando in termini di costi-benefici. L'importante al momento della scelta del sistema è selezionare quello che permette di automatizzare tutti i calcoli, ma anche di capire in ogni momento come sono stati ottenuti i risultati, per correggere eventuali errori. Il vantaggio enorme aggiuntivo consiste nella scalabilità: lo stesso sistema si può applicare velocemente a migliaia di negozi, e si adatta benissimo ai retailer che fanno anche cucina o ristorazione, una tendenza sempre più visibile nei negozi reali.

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3 – Il riordino automatizzato per i prodotti a lunga scadenza: RELEX consiglia di scegliere giorni fissi per organizzarlo, aggiungendo la possibilità di giorni aggiuntivi per rispondere a picchi inattesi della domanda. Questa scelta dà più efficienza nel riordino a scaffale, specie quando i giorni di riordino sono definiti in base a categorie di prodotti esposte nella stessa corsia o zona, e permette inoltre agli operatori di concentrarsi sui clienti, invece che sul rifornimento, quindi di pianificare meglio i turni del personale.

4 – Pensare la supply chain come un processo unico, che riunisce sotto la stessa logica di coordinazione i centri distribuzione e i punti di vendita. La tecnologia permette di farlo, e il guadagno in termini di efficienza e flessibilità è palese. Ottimizzare l’intera filiera in un unico sistema, infatti, assicura una visibilità eccezionale e consente di moltiplicare l’impatto dei miglioramenti ottenuti nelle singole aree in termini di livello di servizio e riduzione dei costi.

5 – La tecnologia avrà un ruolo importante, ma non sarà efficace se non sarà accompagnata da un necessario cambio di mentalità tra gli operatori, e dalla presenza di personale adeguatamente formato per condurla. L'intelligenza artificiale va progettata, alimentata con i dati nel modo corretto, e applicata solo dove fa davvero efficienza e dà valore aggiunto.

La previsione evoluta della domanda è un fattore di business

Stefano Scandelli, Senior Vice President Sales Emea

RELEX Solutions è un’azienda multinazionale di origine finlandese focalizzata in soluzioni integrate per l’ottimizzazione del retail. È caratterizzata da un’offerta in modalità (Saas), software erogato come servizio, in modo da non impattare sull’infrastruttura digitale interna delle aziende clienti. Sul mercato da 14 anni, ha saputo scalare rapidamente le classifiche nei mercati di pertinenza, grazie a una visione delle esigenze del retail che consente di agire in modo mirato su qualsiasi variabile importante per l’azienda, senza richiedere l’implementazione di costose e onerose piattaforme. La flessibilità delle soluzioni e i tempi brevi di delivery ne hanno decretato il successo. Stefano Scandelli, Senior Vice President Sales Emea, spiega come la previsione evoluta della domanda sia un fattore competitivo irrinunciabile.

Con quale declinazione e in che modalità la previsione della domanda diventa strategica?
In un mercato stagnante come quello europeo e italiano, la previsione della domanda consente di recuperare una percentuale di sellout oggi irrinunciabile, proprio per la scarsa dinamicità dei mercati. Nel mondo grocey, come nell’healt & beauty ma anche nel general merchandiser, oggi il timore è non riuscire a cogliere tutte le componenti della domanda. Non stiamo parlando della possibilità di prevedere in termini di singolo prodotto come questo possa ruotare in funzione dei dati storici: tutto sommato si tratta di una feature di base. Stiamo indicando soprattutto della capacità di valutare in real time i fattori anche esterni all’azienda, che possano cambiare la domanda radicalmente e momentaneamente. Gli esempi possono essere molteplici e basti pensare a come il meteo o i flussi di traffico possano cambiare il potenziale di vendita, generare una aumented demand. Dagli aeroporti ad altri luoghi in cui il flusso è dinamico, saper anticipare e modulare l’offerta, fa la differenza.

Facciamo un esempio in cui la previsione della domanda si dimostri fondamentale.
Prendiamo ad esempio la somministrazione di food & beverage durante i voli di linea. Noi di RELEX abbiamo una grande esperienza in questo ambito e possiamo dire che, le società esterne che preparano gli assortimenti per il volo, mediante una previsione avanzata riescono a rendere molto più profittevole il business. Occorre sottolineare che tutto ciò che non viene consumato in volo che non siano soft drink o comunque prodotti dalla shelf life estesa, non può essere destinato ad altro e quindi va perso. Prevedere la domanda, significa avere un tasso di spreco enormemente più basso: a parità di vendita si può abbattere fino al 30%. Ci sono una grande quantità di sacche potenziali di vendita che fino a poco tempo fa non erano state individuate.

Come è possibile per un’impresa effettuare una previsione estesa della domanda se i dati necessari sono anche esterni all’azienda stessa?
I dati interni all’impresa sono un patrimonio pronto ad essere utilizzato che noi di RELEX riusciamo a valorizzare. Ad essi occorre unire dataset dalle banche dati esterne opportunamente selezionate, che dipendono dai settori e dagli obiettivi. RELEX offre queste sorgenti di dati in mondo trasparente, pronti per essere utilizzati con le soluzioni software erogate come servizi. I dataset esterni sono integrati nella nostra piattaforma e disponibili per le aziende nostre clienti. In questo modo, i dati esterni sono facilmente fruibili, gestiti in modo terzo e le aziende nostre clienti li possono utilizzare immediatamente per gli scopi prefissati.

Nella prossima tappa parleremo con Stefano Scandelli del riordino automatico e delle sue valenze di business.

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