Con Destination Italy, il Cncc disegna lo stato dell’arte dell’industria dei centri commerciali in Italia al Mapic

Il trend del food e della ristorazione è la locomotiva su cui puntare in un panorama immobiliare interessante ma da sviluppare

La cornice del Mapic ha accolto un convegno promosso da Cncc e moderato da Cristina Lazzati, direttore di Mark Up e Gdoweek sul tema “Destination Italy, Italian Shopping Centres, Focus on our Industry”. In un momento come l’attuale in cui, da un lato lo scenario politico annuncia di voler modificare la normativa sugli orari di chiusura degli esercizi commerciali nei giorni festivi e l’eCommerce cresce sempre più aggressivo, Massimo Moretti presidente del Cncc, chiama a raccolta le migliori forze del settore per fronteggiare queste criticità. E lo fa partendo da uno studio approfondito del settore, presentando due ricerche, una sulla ristorazione e una sulla classificazione dei centri commerciali in Italia. Inoltre, sempre il Cncc in collaborazione con Nomisma, sta sviluppando un’analisi dettagliata sul valore aggiunto che i centri commerciali in Italia rilasciano sul territorio. La finalità è realizzare un quadro quantitativo di quanto l’industria dei centri commerciali contribuisca al pil nazionale.

Alla tavola rotonda hanno partecipato Maddalena Panu, Head of Research Savills, Marianna De Luca, Head of Advisory Department Svicom, Francesco Soldi, Head Of Marketing and Soustainability Igd SiiQ e Fabio Fraulino, Asset Services Cushman & Wakefield. La ricerca sulla ristorazione effettua una radiografia dettagliata del settore evidenziando il valore economico in senso assoluto. Oggi la ristorazione in Italia vale il 35% dei consumi alimentari. Tra le motivazioni di questa ascesa, vi è la caratteristica intrinseca del food & beverage: non rispondere esclusivamente a una necessità ma anche e soprattutto a un piacere fatto di socialità e convivialità. Questo sta inducendo un fenomeno di evoluzione qualitativa dei format. La ricerca evidenzia anche il grande gradimento degli italiani nell´avvantaggiarsi dell’offerta presente nelle food court che rappresentano oggi la locomotiva dei centri commerciali. La ricerca ha effettuato un´analisi attraverso una metodologia ad hoc che ha studiato i dati di performance di 50 food court dei centri commerciali associati Cncc.
Ma in quali centri commerciali cresce maggiormente la ristorazione? Lo studio evidenzia che sono i centri commerciali più grandi a registrare i maggiori tassi di crescita. Un altro dato rilevante è quello che dimostra come la crescita della ristorazione abbia premiato i precursori, i centri commerciali che hanno investito e puntato per primi sulla ristorazione. Il comparto food nelle court si è evoluto velocemente. Oggi l’etnico svolge un ruolo importante dove, solo qualche anno fa, la segmentazione si riduceva solo in tavole fredde e calde.

La seconda ricerca presentata ha realizzato un database dei centri commerciali in cui è conglobato tutto l’esistente. La classificazione proposta non ha la pretesa di assurgere a standard del settore ma propone una tassonomia che traduce i dati raccolti a partire dai prodotti (centri commerciali) sopra i 5000 mq. In linea di massima i cc più nuovi sono nel sud Italia. In Nord Italia è stato precursore per cui si trova lo stock più vetusto del paese insieme a eccellenze e progetti in corso di grande rilievo. Oggi l´outlet vale il 4% e negli ultimi anni ha raddoppiato la sua diffusione. Tra i format più recenti i leasure centre che però non rappresentano ancora l´ancora del cc.

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