Con Progetto Inblue partono i Tir del futuro

Negli ultimi 5 anni l'operatore logistico Lc3 ha messo a frutto l'impegno verso una maggiore sostenibilità della movimentazione merci raddoppiando il fatturato a 40 milioni di euro

Lc3 Trasporti lancia il programma logistico Inblue. Attualmente la flotta di trasporto merci dell'azienda umbra conta 156 veicoli. Il 26% sono alimentati a metano liquido (GNL), destinati a diventare il 68% (oltre due terzi del totale) entro due anni a partire dall’imminente introduzione di 30 nuovi veicoli Iveco di ultima generazione. Già nel 2016 il trasportatore ha centrato la riduzione del 10% delle emissioni di CO2 e una parallela diminuzione nell'esalazione di polveri sottili. Entrambi i parametri dovrebbero ottenere miglioramenti significativi nel corso del biennio. La flotta opera anche nell'ambito del trasporto container e a temperatura controllata.

Minori emissioni per quasi 1 milione di kg di biossido di carbonio, che diventeranno 10 milioni nell’arco di due anni

Il lavoro con Iveco ha permesso al progetto metano liquido di prendere forma; nel 2011 LC3 ottiene il sostegno per la disponibilità di motorizzazioni a LNG, poi messe su strada a partire dal 2014: in meno di 2 anni sono oltre 40 i trattori stradali Iveco Stralis 330 CV di proprietà di LC3, con emissioni di CO2 e polveri sottili molto più basse dei trattori dotati di motori diesel Euro VI.

Da quest’anno LC3 ha avviato con Michelin Solutions un progetto per testare i pneumatici specifici in base alla tipologia di trasporto. Questi test permettono di rilevare pressione e temperatura di ogni singolo pneumatico in tempo reale. A questo si aggiunge un percorso formativo dedicato agli autisti finalizzato a migliorare lo stile di guida e, conseguentemente, la sicurezza su strada. E sempre da quest’anno i primi veicoli a metano liquido di LC3 hanno cominciato a uscire dai confini nazionali.

Dal 2015 LC3 è partner di Corridoio Blu, un progetto che fa capo alla Comunità Europea e che intende promuovere la realizzazione di ricerche, progetti e infrastrutture che favoriscano il ricorso all’uso del gas naturale liquido nel trasporto pesante

La flotta può contare su una rete di 8 filiali distribuite lungo tutto il centro-nord Italia in grado di presidiare l’intera rete autostradale del Paese e su un centro logistico all’avanguardia con sede a Piacenza, dotato di terminal container e un deposito a temperatura controllata.

L’obiettivo di LC3 è arrivare al 2018 con 190 truck, circa il 70% dei quali a LNG. Questo significherà, anche grazie al ricorso al biometano, diminuire l’emissione di CO2 da oltre 1 milione di kg di oggi a oltre 10 milioni di kg nel 2018. Per quanto riguarda gli inquinanti, i valori degli ossidi di azoto (NOx) si riducono di oltre 720.000 g nel 2016 a oltre 2 milioni g nel 2018, mentre la riduzione di dispersione di polveri sottili (PM) passerà da quasi 31 milioni di mg nel 2016 a circa 103 milioni di mg nel 2018. Per non parlare, infine, della riduzione in termini di inquinamento acustico che scenderà di 5 dB(A) corrispondente ad una riduzione della percezione all’orecchio umano di 4 volte.

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