Conad riorganizza la domanda

La risposta di Francesco Pugliese –

Francesco Pugliese, direttore generale di Conad, ha sostenuto recentemente che ridurrà del 50% gli assortimenti dei supermercati del suo gruppo di acquisto. Oggi un supermercato ha in media 8.500 referenze. Pugliese è uomo di parola e bisogna dargliene conto. Ma è davvero questo, 4.250, il numero totale delle referenze di un futuro supermercato Conad? Suvvia Francesco dicci che hai sbagliato, preso dalla foga del discorso. Altrimenti, se fosse vero, metteresti sul lastrico diverse piccole medie imprese italiane.

Caro Luigi,
rispondo con piacere ai quesiti che mi sottoponi. Per quanto riguarda l'affermazione che ho fatto in occasione dell'incontro Nielsen, la confermo, precisandoti che mi riferivo ai soli negozi di prossimità, quelli con una superficie tra i 400 e i 600 mq. La mia proposta non è stata una battuta, tanto meno un'esternazione, bensì la risposta di qualità, di efficienza e di convenienza ad una sollecitazione che è venuta, a più riprese, dai nostri stessi clienti. Una proposta che, comunque tu la pensi, ti confermo sarà operativa dal 2011.

Tu chiami, poi, in causa le prospettive di sviluppo delle piccole e medie imprese: ebbene, non devo certo essere io a ricordarti un principio elementare dell'economia: c'è crisi quando diminuisce la domanda, non quando la stessa viene riorganizzata. E riorganizzare la domanda non vuol dire necessariamente diminuire i volumi. Ciò che ho in mente produrrà un aumento delle nostre attività e, di conseguenza, la risposta sarà una crescita della produzione. Se poi ciò potrà produrre la riorganizzazione dell'offerta nella filiera, ebbene questo è un aspetto positivo sia per la produzione sia per i clienti. Se hai avuto modo di sfogliare la ricerca Nomisma sulla filiera agroalimentare italiana, avrai notato che il suo sviluppo presenta criticità non ricollegabili agli attori “interni”, bensì all'indotto, ovvero al deficit infrastrutturale nel sistema dei trasporti, al costo del trasporto e dell'energia, all'incidenza delle imposte indirette (in larga parte riferibili all'Iva)... Vogliamo parlare di sviluppo delle imprese? Ebbene, questo non può che essere ricercato e collocato in tali ambiti, senza divagazioni fuorvianti.

Come forse saprai, siamo l'unica azienda italiana impegnata a sostenere e valorizzare i prodotti agroalimentari italiani - molti dei quali certificati Dop e Igp - attraverso la nostra linea premium Sapori&Dintorni Conad.
Abbiamo in cantiere un intenso piano di attività, anche per quanto riguarda l'export (a fine 2009 il fatturato all'acquisto è stato di 30 milioni di euro, in crescita del 15 per cento rispetto all'anno precedente), riconducibile a tante produzioni tipiche regionali di piccoli e medi produttori che altrimenti non avrebbero modo di affacciarsi ai mercati europei e in qualche caso neppure di trovare spazio sul mercato interno.

Mi auguro di essere stato esauriente, anche se, a ben vedere, le osservazioni e i quesiti sarebbe stato opportuno tu li avessi rivolti ad altri.
Ciao,
Francesco

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