Conai, replica all’esposto Codacons: “Siamo sempre stati trasparenti”

È di pochi giorni fa la notizia dell’esposto contro Conai e Corepla, presentato dal Codacons alla magistratura di Roma, per il presunto mancato rispetto degli obiettivi di riciclo e recupero degli imballaggi in plastica fissati dalla legge.

Un vero e proprio esposto “mediatico” che non ha alcun fondamento e tralascia volutamente gli aspetti normativi, tecnici e gestionali che garantiscono la correttezza dell’operato del Conai.

Per il controllo del raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero, la stessa legge prevede, a carico di tutti gli operatori, la comunicazione al Conai dei dati relativi alle quantità di rifiuti di imballaggio avviati a riciclo e recupero e, a carico dei Consorzi di filiera e dei sistemi autonomi, anche la trasmissione dei documenti programmatici e consuntivi delle rispettive attività.

L’attività del Conai è soggetta alla vigilanza del Ministero dell’ambiente e del Ministero dello sviluppo economico, nei cui confronti sussistono precisi obblighi di informazione e comunicazione. Inoltre, tre dei componenti il Collegio dei Sindaci del Consorzio sono nominati rispettivamente dal Ministro dell’ambiente, dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro dell’economia e delle finanze.

A garanzia degli stessi cittadini, poi, la legge stabilisce la presenza nel Consiglio di Amministrazione del Conai di un rappresentante dei consumatori, nominato di concerto dai Ministri dell’ambiente e dello sviluppo economico.

Conai è sempre stato trasparente nei confronti di tutte le Istituzioni, non mancando mai di fornire ogni informazione e collaborazione richiesta, come da ultimo fatto anche in occasione dell’Indagine sui consorzi e il mercato del riciclo svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti.

La valanga mediatica di screditamento del Conai e del Sistema consortile, iniziata già da tempo, ha tuttavia raggiunto toni, giudizi e azioni che hanno perso qualunque equilibrio e razionalità giuridica e tecnica, e che non possono essere ulteriormente tollerati a rispetto dell’importante lavoro fin qui svolto dallo stesso Sistema, ampiamente riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Conai, in ragione di ciò e della certezza e correttezza del proprio operato, ha quindi dato mandato ai suoi legali di avviare tutte le opportune azioni a tutela della propria immagine in ogni sede competente.

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