Conapi: fatturato in crescita (+10%)

L’Assemblea Ordinaria annuale dei soci del Consorzio Nazionale Apicoltori ha approvato un bilancio positivo: +10% sia a valore che a volume

Approvato il bilancio di esercizio 2020/2021 di Conapi che  si chiude con un fatturato complessivo di 26,2 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2019/2020. Attività strategiche come l'ampliamento complessivo della gamma e l’ingresso in importanti catene distributive hanno influito sulla crescita del gruppo.

Mielizia BIO Italia ha ottenuto le migliori performance e raddoppiato il fatturato raggiungendo un incremento del 73% sia a volume che a valore anche grazie all’ingresso in molte catene di vendita sia al nord che al sud Italia.  In modo particolare Cuor di Miele, il marchio biologico di Conapi dedicato in esclusiva alla catena dei NaturaSì, si riallinea ai volumi pre-Covid, quindi leggermente inferiori al 2020, mentre i mercati esteri Giappone e Francia mostrano sostanzialmente un andamento in linea con l’anno precedente.

I risultati sono stati resi noti dall’Assemblea Ordinaria annuale dei soci Conapi, filiera di miele convenzionale e biologico in Italia composta da oltre 600 apicoltori e 110 mila alveari (il 45% bio).

Funzionale alla crescita anche la riapertura del canale horeca dove si registra un buon andamento delle vendite dei frollini nel formato monodose. Positiva anche la recente apertura verso canali verticali per la linea di integratori, dedicato alle farmacie e parafarmacie, ha già dato risultati molto incoraggianti. Buono infine l'eCommerce (+65% rispetto all’anno precedente).

In termini di raccolto c'è da sottolineare che la stagione 2020 si era caratterizzata per raccolti scarsi: poco più di 20.400 quintali contro i circa 18.000 dell’anno precedente (+1,3%) di cui circa il 45% biologico. Il 2021 conferma il trend degli ultimi anni, con un record negativo del raccolto mai registrato prima, peggiorativo persino rispetto al 2019, che era considerato fino a quest’anno l’annus horribilis dell’apicoltura.

Le dichiarazioni

“Il mondo agricolo italiano vive un momento di forte complessità legato alle stagioni produttive difficili e imprevedibili e alla crisi economica post pandemica -dichiara Nicoletta Maffini, direttore generale di Conapi-Mielizia-. In questo contesto stiamo cercando da un lato di valorizzare al meglio le produzioni dei soci, quindi non solo miele, ma anche gli altri prodotti dell’alveare, dall’altro stiamo spingendo le composte di frutta biologiche, anche grazie a una intensa attività di ricerca e sviluppo”.

Considero l’apicoltura una disciplina per maratoneti, ma la marcia sta diventando impegnativa e la cooperativa sta valutando tutte le misure da mettere in atto per sostenere i soci in difficoltà a causa dei raccolti scarsi e imprevedibili -afferma Diego Pagani, apicoltore biologico e presidente di Conapi-Mielizia-. Le cause sono ormai note: il cambiamento climatico che incalza, la perdita di biodiversità e quindi la minore disponibilità di pascoli, associata a una minacciosa presenza di pesticidi che continuano a determinare avvelenamenti e improvvise scomparse di apiari interi. Per questo siamo impegnati su tutti i più importanti tavoli istituzionali per la definizione delle linee guida che ogni Paese presenterà per la condivisione a, livello europeo, della programmazione delle politiche agricole comunitarie dei prossimi anni”. 

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