Confimprese chiede 8 misure urgenti per commercio e ristorazione

Fra le richieste più importanti, l'estensione del credito d'imposta a tutti i negozi e la causa di forza maggiore ai fini della disciplina dell’inadempimento delle obbligazioni

Confimprese chiede al Governo l'attuazione di 8 misure urgenti di sostegno a commercio e ristorazione, fra i settori più direttamente colpiti dal lockdown.

1. Sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per tutti i soggetti, indipendentemente dal fatturato 2019 e periodo biennale di dilazione delle stesse somme.

2. Credito d’imposta per botteghe e negozi da estendere a tutti le attività commerciali, anche i servizi essenziali non soggetti a lockdown, indipendentemente dalla forma contrattuale utilizzata ( locazione o ramo d’azienda) e dalla categoria catastale (C1 o D8), "fermo restando -aggiunge Confimprese- che in base all’art.1464 c.c. (impossibilità parziale) i canoni a partire dal 12 marzo 2020 e per tutto il periodo di durata di quest’evento di forza maggiore non saranno dovuti".

Al fine di contemperare in modo equo anche l’interesse del locatore, Confimprese chiede di introdurre agevolazioni fiscali in capo agli stessi proprietari d’immobili commerciali, evitando la tassazione ordinaria dei canoni non percepiti e concedendo sgravi fiscali, mediante credito d’imposta, in proporzione degli sconti concessi ai conduttori.

3. Chiarire che i provvedimenti adottati dall’Autorità pubblica per contenere l’emergenza Codiv-19 sono da considerarsi causa di forza maggiore ai fini della disciplina dell’inadempimento delle obbligazioni (art. 1218, 1256, 1258, 1463 e 1464 del codice civile), escludendo così la responsabilità del debitore che, per effetto dei suddetti provvedimenti, ritardi ovvero non esegua l’adempimento delle sue obbligazioni contrattuali.

4. Riduzione degli acconti fiscali di Irpef, Ires e Irap.

5. Proroga della "lotteria degli scontrini" al 1 gennaio 2021.

6. Reintroduzione cedolare secca sulle locazioni commerciali.

7. Apertura di un tavolo di confronto per l’abbattimento commissioni per incassi.

8. Cassa integrazione: ulteriore semplificazione delle procedure e riduzione dei tempi di erogazione. In materia di licenziamenti, Confimprese chiede una deroga in caso di cessazione dell’attività.

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