Dall'Osservatorio permanente Confimprese-EY (ultimi dati relativi a luglio 2021 vs luglio 2020) arriva un messaggio decisamente incoraggiante, che segnala un recupero atteso nella stagione estiva

Dall'Osservatorio permanente Confimprese-EY (ultimi dati relativi a luglio 2021 vs luglio 2020) arriva un messaggio decisamente incoraggiante, che segnala un recupero atteso nella stagione estiva, da sempre favorevole alla salute, alla socialità, all'ottimismo, e che invita ai consumi fuori casa, sempre più vissuti negli spazi esterni (dehors) dei locali. E la ristorazione riprende quota mettendo a segno una crescita del 26%.

Più contenuta la crescita (+4%) di non food e abbigliamento/accessori (+4%) che, nonostante la partenza dei saldi con un mese di anticipo rispetto al 2020, non hanno dato i risultati sperati.

Tra i canali di vendita, da segnalare subito l’inversione di tendenza del travel che, per la prima volta dall’inizio della pandemia (marzo 2020) chiude luglio 2021 in positivo: +13%, segno che gli italiani grazie anche alla campagna vaccinale, iniziano nuovamente a frequentare stazioni e aeroporti. I centri commerciali recuperano e chiudono a +11%, migliorano gli outlet a +16%. Le high street si fermano a +6%: è evidente che le città non si sono ripopolate, forse influenzate dallo smart working estivo.

Benchmark con anno pre-Covid19

Nel raffronto con il 2019 (luglio 2021 vs luglio 2019) le dinamiche cambiano notevolmente. Il comparto in maggiore sofferenza è quello di abbigliamento/accessori con -27%. In parziale miglioramento rispetto ai dati disastrosi dei mesi precedenti la ristorazione con -19%, mentre il non food chiude a -7%.

Tra i canali di acquisto, oltre al -53% del travel che continua a soffrire maggiormente le conseguenze della pandemia, troviamo i centri commerciali in flessione a -23% (erano a -18% nel mese di giugno vs giugno 2019) e gli outlet a -17%. Dato negativo per le high street a -28%.

Mario Maiocchi, direttore centro studi retail di Confimprese

"Come da previsioni, sostenute dai dati Istat di questi giorni abbiamo un mese di luglio 2021 che performa discretamente rispetto a luglio 2020 –commenta Mario Maiocchi, direttore centro studi retail Confimprese–. Il che accorcia le distanze dalle flessioni registrate nei mesi passati. Ma, attenzione, la strada è lunga, il raffronto con luglio 2019 è ancora perdente e mostra un mercato dei consumi in sofferenza. L’auspicio è che il prossimo trimestre, grazie all’attuale andamento dell’economia che ci pone ai primi posti in Europa, possa portare benefici anche al retail".

Il raffronto con l’anno pre-Covid rimane negativo e i consumi sono ancora lontani dalla normalità.

"Con il -22% anche a luglio registriamo un calo importante delle vendite rispetto allo stesso mese del 2019, precedente alla crisi pandemica –conferma Paolo Lobetti Bodoni, consulting market leader di EY in Italia– . Nonostante i saldi, il settore delle vendite ha dunque ancora molto terreno da recuperare nei mesi a venire in quanto il bilancio da inizio anno corrisponde al -40% vs 2019.  Oltre al tracollo osservato nel travel, è significativo notare come i trend peggiori si registrino in particolare nell’abbigliamento/accessori e nelle high street, a dimostrazione dell’impatto che il lavoro da remoto ha avuto su questi settori, e prevediamo che questo fenomeno possa avere anche in futuro un effetto sia sulla quantità sia sull’ubicazione degli acquisti. Segnali di ripresa arrivano invece dalla ristorazione, rispetto al 2020, che registra trend incoraggianti".

Quanto alle aree geografiche, sono in significativo miglioramento, sempre mantenendo il benchmark con il luglio 2020. A partire dal Nord-Est +14%, seguito dal Centro +10%, dal Nord-Ovest +9%. Fanalino di coda il Sud +3%, che, nonostante il periodo estivo e il conseguente maggiore afflusso turistico, paga il numero minore di vaccinati.

Nel confronto con il mese di luglio 2019 (cioè con il periodo pre-Covid19) il recupero appare molto lontano: la perdita totale è ancora nei pressi del 40% (-39,8%), con punte di quasi il 45%. per il Nord-Est e del 40% per Nord-Ovest e Centro.

 

 

 

 

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