Il settore più dinamico per crescita è l'alimentare, con un numero di aperture  previste nel 2019 superiore del 32% ad altri settori, e una media di chiusure vicina allo zero. L’Osservatorio Confimprese prevede nel 2019 più di mille (1027) aperture complessive (tutti i settori) a fronte di 205 chiusure dovute alla ristrutturazione delle reti di vendita causa recessione. L'occupazione (10.000 nuovi posti di lavoro, saldo netto) perde 1.920 posti in seguito alle chiusure. Questo calo del 20% si deve, secondo Confimprese, allo stallo dell’economia e all’incertezza causata dalla legge di stabilità, ma anche alla pressione fiscale sulle imprese, e al costo del lavoro che allarga la forbice tra aree geografiche con un Nord che tiene e un Sud che arretra. Le imprese del settore retail, rivisti i piani di sviluppo al ribasso, chiudono i punti di vendita marginali, e cercano solo ubicazioni redditizie. L’online spinge molte imprese a frenare lo sviluppo rete commerciale e a guardare all’estero, dove il made in Italy piace anche come format da esportazione.

Mario Resca, presidente di Confimprese

La ristorazione salverà il 2019

"I dati emersi dall’Osservatorio annuale riflettono la situazione di stallo del Paese–ribadisce Mario Resca, presidente Confimprese– sulla qual pesano l’instabilità economica mondiale, le previsioni al ribasso del Pil italiano da parte di Fmi e Bankitalia e il Ddl sulle chiusure domenicali e festive degli esercizi commerciali, il cui impatto negativo oltre a modificare i consumi, ricadrebbe anche sull’appetibilità degli investimenti, anche esteri o di fondi di investimento, nelle attività retail e nel comparto immobiliare. Prevediamo, però, che il ritmo di crescita nel 2019 possa subire un rimbalzo positivo di qualche punto percentuale grazie al rapido aumento della ristorazione".

Nuovi format: avanza il food retail  

La ristorazione è un traino per lo sviluppo del retail in generale e di nuovi format/concept ristorativi. Nuove aperture soprattutto negli ambiti del casual dining e del Qsr/take away (servizio veloce e asporto), due segmenti che negli Usa rappresentano il 34% del totale mercato franchising e il 46% dell’occupazione del franchising (dati 2018 Ice New York). In Italia il comparto Qsr cresce del 3% spinto dall'aumento del consumo di cibo fuori casa che vale oggi 83 miliardi di euro. A riguardo l’Osservatorio Confimprese rileva 207 aperture per l’anno in corso con una ricaduta occupazionale di 2.500 nuovi addetti.

All'interno dei nuovi format prende spazio l'area food aperta anche dai brand del lusso come Y Cordusio a Milano: due piani dedicati ai prodotti fashion Yamamay e al food con Panino Giusto per un investimento di oltre 3 milioni di euro.

Aperture Food e ristorazione

Cigierre: è la prima catena di ristoranti in Italia (ora di proprietà di Bc Partners) e comprende Arabian Kebab, Cantina Mariachi, Kukkuma Caffè, Old Wild West, Shi’s, Temakinho. Aperture previste: 40, con una media di 25 persone a locale.

Gruppo Cremonini: 30 ristoranti fra Roadhouse e il nuovo marchio Calavera Fresh Mex. Non tutti i locali hanno lo stesso numero di dipendenti, ma le assunzioni previste sono nel complesso 700.

Burger King ha messo a budget 30 aperture l’anno fino al 2022. In ogni ristorante di 400 mq lavorano 25 persone, quindi BK prevede 750 assunzioni totali entro la fine del 2019. Le nuove aperture si concentrano lungo gli assi delle direttrici principali e quindi, idealmente, una ramificazione dell’A4 e dell’A1 fino ad arrivare nei centri città e nei centri commerciali. Quest’anno BK avrà la sua prima apertura in Sardegna e ne ha in programma diverse nel Sud Italia. Previsto l’ampliamento del servizio home delivery attraverso partner esterni e l’uso di nuove tecnologie come i kiosk digitali nei nuovi ristoranti e in alcuni dei punti vendita già esistenti, il servizio di pagamento Telepass Pay alla corsia drive in test presso un ristorante.

KFC ha chiuso un accordo con Grandi Stazioni Retail per lo sviluppo nel canale travel. Stimate 25 nuove aperture, anche in Sicilia e Puglia, regioni dove Kfc non è ancora presente. Previste 35 assunzioni a locale, 875 in totale.

Tutti i nuovi ristoranti svilupperanno il formato fusion, che prevede la separazione dell’area dedicata all’ordinazione da quella del ritiro ordini. Il gruppo punta sui chioschi per ordinare nei punti vendita e sull’app mobile per fidelizzare i clienti e sviluppare il click&collect.

Il 2019 è l’anno del franchising per Domino’s Pizza Italia, che prevede di raddoppiare il numero di esercizi in particolare nel Nord Italia. L’azienda punta a circa 20 nuove aperture lungo le direttrici Milano-Verona, Milano-Torino, Milano-Bologna, Milano-Varese. Le risorse impiegate sono 15 a locale per un totale di 300 neoassunti. Le ricerche di personale si concentreranno in Piemonte e in Emilia Romagna, nelle province di Modena e Bologna.

La Piadineria prevede 60 aperture in tutte le regioni del nord e centro Italia e in tutte le principali localizzazioni urbanistiche: centri città, centri commerciali, outlet e retail park, dai centri storici al travel retail (nei primi mesi del 2019 verrà inaugurato il punto vendita Roma Termini). Gli addetti per locale sono pari a 3,7 per 222 totali.

Vera Ristorazione gestisce direttamente i brand Cremamore, La Tagliata, Portello Caffe, Ristò, e in franchising Alice, illycaffè e Odoroki (progetto di cucina orientale). Prevede 15 aperture con una media di 10 risorse per locale, 150 totali; obiettivo, rafforzare la propria presenza nelle regioni dove ha già altri locali aperti: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli.

Queen’s Chips (gruppo campano specializzato nella patatineria take away), in arrivo 10 punti di vendita in tutta Italia con 7 risorse ciascuno per un totale di 70.

Penta Group programma 30 aperture, 25 con marchio La Yogurteria e 5 Fry Chicken con rispettivamente 3 e 6 addetti a locale per un totale di 105 neoassunti.

Lowen Wagen

Dal gruppo tedesco Lowengrube arrivano 17 aperture: 8 nel format Lowengrube Ristorante Birreria Bavarese, 4 Lowen Klein, il format per il canale travel e centri commerciali, e 5 Lowen Wagen, lo street food bavarese per outlet e centri commerciali. Personale da assumere: 25 persone per Lowengrube, 8 per Lowen Klein, 5 per Lowen Wagen per un totale di 35 a regime. Le regioni a cui punta: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia. Previsto il lancio dell'applicazione per smartphone.

Nella ristorazione autostradale sono in arrivo per Gustofast (Gruppo Sarni) 20 aperture: 9 punti di ristoro e 11 oil (distribuzione di prodotti carbolubrificanti) per un totale di 260 nuove assunzioni. Campania, Piemonte (la regione con il maggior numero di assunzioni 121), Puglia, Sicilia, Toscana, le regioni interessate.

Chef Express (Gruppo Cremonini) prevede 15 aperture in autostrada, aeroporti e ospedali (gestione bar-caffetterie) con assorbimento occupazionale di 350 addetti.

Nella ristorazione commerciale il gruppo emiliano CIR food ha in previsione 10 aperture con 15 addetti ciascuna (150 totali) concentrate in Lombardia e Lazio.

Interessante anche Sirio, specializzata nella progettazione e gestione di servizi di ristorazione commerciale quali bar, caffetterie, punti di ristoro e ristorazione ospedaliera: apre 11 nuovi punti di vendita con 104 neoassunti in totale Sardegna, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Liguria. Sirio è stata selezionata da Burger King come partner per l’ampliamento del sistema BK in Italia: in arrivo un locale ad Ancona con 30 addetti.

Nelle birre il gruppo Food Brand apre 10 "brew restaurant" a marchio Doppio Malto, 6 dei quali nel primo semestre. Ogni punto di vendita impiega 20 persone per un totale di 200 addetti. Regioni coinvolte: Campania, Emilia Romagna,Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna. Nel 2019 Food Brand apre un nuovo birrificio artigianale in Sardegna. Fra i nuovi formati in sperimentazione, Bove Lover, boutique restaurant dedicato agli amanti della carne. Su Doppio Malto si concentrano anche i progetti per digitalizzare l’esperienza dei clienti nei punti vendita, attraverso una app per gestire le ordinazioni e i pagamenti.

Il gruppo friulano Befed, specializzato nella birra artigianale e nel galletto stima 6 aperture su tutto il territorio con una media tra 6 e 8 addetti a locale per un totale di circa 40 neoassunti. Punta sul nuovo format small & take away.

Dopo la birra, il caffè

Illycaffè concentra lo sviluppo della rete soprattutto all’estero, dove prevede 3 aperture con 8 persone a punto vendita, 24 in totale. Veneto, Lombardia e Lazio le regioni interessate.

Buoni i piani di sviluppo di 101 Caffè con 22 nuove aperture in prevalenza nel nord e centro Italia. Due le risorse per punto vendita, 44 totali. L’azienda prevede il lancio di un format: caffetteria + shop.

Caffè Ottolina ha lanciato un nuovo format, ha messo a budget 3 aperture con una media di 5 risorse (15 in totale). Piemonte, Lombardia e Lazio le regioni prescelte.

Nel mondo del cioccolato, spicca Cioccolati Italiani, che quest’anno apre 8 locali in Lombardia, Lazio, Veneto, Toscana e Piemonte. La media delle risorse dipende dalla dimensione del punto vendita, va da 6 a 18 dipendenti. Il 2019 è un anno di svolta per il gruppo che partirà con il nuovo progetto di chioschi Cioccolatitaliani che ridurrà ulteriormente le dimensioni possibili inserendo l’opzione 12-20mq e con il progetto PIE Pizza Italiana Espressa.

Select-Trade apre 6 locali a marchio Lindt in Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia e 36 risorse totali con l’obiettivo di una maggiore focalizzazione dell’e-commerce.

 

 

 

 

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