Saper comunicare aiuta a sostenere la domanda dei prodotti biologici. Questo il pensiero espresso da Francesco Torriani alla presentazione del bilancio annuale delle attività del Consorzio Marche Biologiche di cui è presidente. Un Consorzio che, nato nel 2010 con l’obiettivo di concentrare in unica filiera i coltivatori biologici regionali, rappresenta oggi 430 imprese agricole per un totale di 30 mila ettari di superficie coltivata e 20 mila tonnellate di materia prima lavorata all’anno, tra cui cooperative leader della filiera cerealicola bio regionale come Gino Girolomoni, Montebello e La Terra e il Cielo. Tra gli obiettivi annunciati per il 2024, ecco allora che continua a essere prioritario l'impegno per valorizzare l’incoming e favorire la conoscenza del made in Marche, promuovendo i prodotti biologici regionali con particolare attenzione alla pasta.
Il bio dalle Marche all’Italia intera
Se fino ad ora l’attività di comunicazione nel mondo biologico aveva riguardato per lo più convegni e momenti dedicati ai professionisti dell’agricoltura, nel 2023 il Consorzio Marche Biologiche ha registrato un cambio di rotta. Fra press tour, incontri ad hoc con degustazioni e workshop nutrizionali, da Isola del Piano l’eco della cultura bio ha risuonato in tutto lo stivale.“La strategia comunicativa del 2023
-dice Torriani- ha viaggiato su una linea fortemente orientata a sostenere la domanda dei prodotti biologici. Il Consorzio Marche Biologiche non si è impegnato solo a comunicare con gli operatori della filiera, ma ha investito fortemente in giornate informative rivolte ai cittadini-consumatori, in particolare a gruppi di acquisto solidale, ai gestori di punti vendita specializzati e non, agli istituti scolastici e soprattutto alla stampa hanno riscosso un grande successo. Ad Isola del Piano, tra stabilimenti produttivi e Monastero Girolomoni, sono state registrate oltre 300 presenze. Non si tratta di una comunicazione mainstream, ma quella che porteremo avanti nel 2024 sarà una strategia volta a far comprendere l’opportunità del fare filiera per le piccole e medie aziende agricole e per far conoscere alle persone come la pasta biologica marchigiana sia qualitativamente ottima, buona e nutriente, pur mantenendo un prezzo accessibile”.
Ok al progetto Filiera ConMarcheBio per valorizzare i seminativi biologici
Approvato il progetto Filiera ConMarcheBio tra quelli integrati nelle filiere agroalimentari dalla regione, al fine di valorizzare i seminativi biologici marchigiani con investimenti di oltre 7 milioni di euro, si continua a guardare al futuro. “Il bilancio dell’attività svolta nel 2023 dal Consorzio Marche Biologiche è decisamente positiva -conclude Torriani- ma per continuare a sostenere questo mercato non c’è altra via se non quella, per l’appunto, dell’alimentazione biologica, motivo per cui rinnovo l’invito alle famiglie italiane a consumare prodotti biologici, che in questo preciso momento dell’anno possono tradursi in una strenna natalizia per fare un regalo non solo buono, ma anche virtuoso”.