Conti in crescita per Oracle

Il colosso americano dell’It chiude l’anno fiscale con i principali indicatori in crescita, un trend che interessa anche il mercato italiano

Oracle resiste alla frenata che sta colpendo numerose aziende It. L’azienda texana ha chiuso il quarto trimestre 2021-2022 (marzo-maggio) con i ricavi in crescita del 5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - progresso che raddoppia al 10% a valuta costante - per un totale di 11,8 miliardi di dollari. I ricavi dei servizi cloud e del supporto alle licenze sono saluti del +3% (del +7% senza considerare l’andamento delle valute) a 7,6 miliardi, mentre quelli delle licenze cloud e on-premise hanno messo a segno un +18% (del +25% a valuta costante) a 2,5 miliardi.

L'utile operativo Gaap (cioè secondo i principi contabili statunitensi) del quarto trimestre è stato di 4,5 miliardi di dollari, cioè l’1% in meno in assoluto, ma in crescita del 6% senza considerare le fluttuazioni delle valute, mentre l’utile netto è stato di 3,2 miliardi e quello per azione si è attestato a 1,16 dollari. Se invece si guarda all’intero anno fiscale, i ricavi a cambi costanti sono cresciuti del 7%, arrivando a 42,4 miliardi di dollari, e l’utile netto è stato di 6,7 miliardi.

Numeri rivendicati da Safra Catz, ceo di Oracle, come di grande successo. “Riteniamo che questo picco dei ricavi indichi che il nostro IaaS (acronimo di Infrastructure as a service, ndr) è entrato in una fase di iper-crescita. Se a questo tasso di crescita elevato del nostro business sul cloud infrastrutturale si somma quello delle applicazioni di Cerner, recentemente acquisita, si comprende come Oracle sia in grado di garantire una crescita stellare dei ricavi nei prossimi trimestri”.

Bene anche l’andamento dei conti in Italia, come sottolineato dal country manager e vice president Alessandro Ippolito: “Quello appena concluso è stato un anno fiscale importante e di crescita per Oracle, in Italia. Abbiamo messo a frutto da subito l’apertura della nostra prima Cloud Region italiana, inaugurata a Milano oltre sei mesi fa, e già tra le prime per tasso di adozione tra quelle europee del gruppo. E’ stato anche un anno positivo per la maturazione del mercato, il che ci ha consentito di creare più consapevolezza sugli elementi differenzianti delle nostre infrastrutture cloud, sia in termini di cloud pubblico che di “cloud at customer”, l’offerta esclusiva di Oracle per gestire il cloud pubblico all’interno del datacenter del cliente”. Quindi aggiunge: “Mi fa inoltre piacere annunciare che è stata da poco aperta una nuova sede Oracle a Milano in zona Garibaldi, nel cuore del centro direzionale della città, un ufficio progettato secondo i criteri più avanzati di design, sostenibilità e comfort per i nostri dipendenti e per i clienti e partner che vorranno presto essere nostri ospiti, come ci auguriamo”.

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