Coop: no agli antibiotici negli allevamenti del suo circuito

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Coop attiva il progetto Alleviamo la salute, che mira a combattere il problema della resistenza degli animali agli antibiotici. Coinvolgerà gli allevamenti del suo circuito produttivo

Svolgere un ruolo attivo nella prevenzione dell’antibiotico resistenza, affiancando le istituzioni, e promuovendo un cambio sostanziale nell’approccio alla salute degli allevamenti, coinvolgendo le filiere. È questo il doppio binario che seguirà il nuovo progetto di Coop Alleviamo la salute, che mira a combattere uno dei problemi più annosi degli ultimi decenni per la filiera agroalimentare: la resistenza degli animali agli antibiotici.

Ecco perché Coop ha deciso di compiere un deciso passo in avanti nella prevenzione, puntando a una drastica riduzione dell’uso degli antibiotici in oltre 1.600 allevamenti in Italia che compongono il suo circuito produttivo.

Saranno evitati trattamenti di massa, limitando l’utilizzo di farmaci invasivi ai soli casi strettamente necessari e richiedendo ai fornitori pratiche di buon allevamento basate sulla biosicurezza. La roadmap del progetto è stringente: sugli scaffali andranno il 50% di polli allevati senza antibiotici da fine maggio e 10% di uova da giugno. Poi seguiranno suini e bovini.

“In due anni il progetto coinvolgerà tutti gli animali – spiega Marco Pedroni, presidente Coop Italia -. Non si tratta solo di ridurre gli antibiotici, ma di migliorare la vita degli animali e quindi anche la qualità dei prodotti”.

 

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