Gli Icms sono gli standard internazionali di misurazione dei costi nel mercato delle costruzioni. La loro diffusione in Italia aumenterà la trasparenza nella misurazione dei costi dei singoli progetti

Rics Italia (Royal Institution of Chartered Surveyors), l’organismo professionale riconosciuto a livello globale nel real estate, e Aice, Associazione italiana di ingegneria economica, hanno predisposto per il mercato italiano gli Icms (International construction measurement standards), il modello internazionale di misurazione dei costi nel mercato delle costruzioni.

Giunti alla loro seconda edizione a livello globale, gli Icms vengono presentati nel corso di un convegno in streaming organizzato da Aice, dal titolo “Recovery plan: impostazione e gestione dei progetti - una proposta di riferimento da chi i progetti li realizza!”.

Introdotti nel 2017, gli Icms nascono dall’esigenza mondiale di avere informazioni utili per le analisi comparative tra i Paesi nella realizzazione delle grandi opere pubbliche. Tale necessità è stata espressa dalle maggiori organizzazioni economiche mondiali, tra cui Banca Mondiale, Fondo monetario internazionale e Nazioni Unite.

L’introduzione e la diffusione degli Icms rappresenta un lavoro fondamentale per rendere più competitivo e trasparente il settore italiano delle costruzioni e uniformarlo ai mercati internazionali più evoluti. Il progetto ha visto la collaborazione delle principali istituzioni italiane, associative e accademiche del real estate e del costruito, organizzate in un comitato tecnico e in una commissione scientifica che, oltre ad aver curato la traduzione del documento originario, sono intervenute con note a commenti per evidenziare le differenze e le distanze tra gli standard internazionali e la realtà del nostro mercato.

Obiettivi degli Icms

Mettere a disposizione degli operatori di mercato strumenti per il confronto organico e trasparente dei costi di costruzione tra i progetti e identificare le cause delle differenze; prendere decisioni sulle singole opere e la loro localizzazione; ottenere informazioni più sicure per il finanziamento e l’investimento di progetti di costruzione e relative finalità: questi i tre principali e originari obiettivi degli Icms.

La seconda edizione, pubblicata nel 2019, amplia il perimetro di azione allargando l’analisi ad altre tipologie di opere come gli edifici, le infrastrutture e impianti di vario tipo, e le miniere. La novità è la definizione delle metriche di analisi dei costi su tutto il ciclo di vita dell’opera (dalla concezione alla dismissione).

Gli Icms permettono una codifica coerente e omogenea, a livello globale, della misurazione dei costi di costruzione e degli altri costi del ciclo di vita, due aspetti che giocano un ruolo chiave nella gestione finanziaria dei progetti pubblici e privati e che permetterà agli investitori internazionali e pubblici di operare con maggiore consapevolezza nella valutazione del singolo progetto grazie a uno screening puntuale sia sulle spese gravanti sul capitale investito, sia su quelle a lungo termine che influenzano in maniera essenziale le prestazioni degli asset, la longevità, la resilienza alle catastrofi e la sostenibilità.

Nel dettaglio i professionisti che hanno partecipato al progetto sono: Emanuele Banchi (Aice) e Massimiliano Pulice (Rics Italia) in veste di direttori e coordinatori dei team di lavoro; Davide Albertini Petroni (Uli Italy); Danilo Arba (Aacei-Icec); Marco Alvise Bragadin (Università di Bologna); Gianandrea Ciaramella (Politecnico di Milano); Emanuela Curtoni (Assolombarda); Regina De Albertis (Ance Giovani); Gianluca di Castri (Aice-Icec); Marzia Morena (Politecnico di Milano); Daniela Pedrini (Siais); Silvia Rovere (Assoimmobiliare); Guido Silvestroni (Aice); Antonio Vettese (Aice-Oice); Domenico Cottone (Aice); Nunzia Moliterni (Rics Italia); Claudia Scarcella (Rics Italia); Francesco Solustri (Aice).

"L’introduzione degli Icms in Italia si sposa perfettamente con la mission globale di Rics che opera da sempre per un mercato del real estate più trasparente e intellegibile tra i diversi player del settore –commenta Massimiliano Pulice, Presidente dell’Advisory Board di Rics Italia-. L’obiettivo è allineare il mercato delle costruzioni italiano alle best practice internazionali del settore, grazie all’adozione di procedure di misurazione e analisi dei costi puntuali, trasparenti e condivisi. Guido Arcadis Italia, azienda che segue developer e investitori anche durante la fase realizzativa: la definizione di questi standard è fondamentale anche da un punto di vista operativo oltre ad essere un aspetto che assume oggi maggiore rilevanza alla vigilia dell’adozione del Recovery Fund e che potrà permettere ai player di mercato di investire con più attenzione nei grandi progetti italiani, grazie a un linguaggio comune e riconosciuto a livello internazionale".

"L’applicazione dei modelli del Total Cost Management richiede l’utilizzo di metriche uniformi, trasparenti e adeguatamente implementate nei processi di analisi dei costi aggiunge Emanuele Banchi, Presidente di Aice-. Nessun progetto può essere correttamente valutato (e gestito) senza una definizione chiara delle metriche con cui il suo valore viene calcolato, soppesato e confrontato con quello di altri progetti. Da qui parte l’idea di proporre anche in Italia una traduzione del testo degli Icms, gli standard internazionali di misurazione delle costruzioni: un importante strumento destinato agli operatori pubblici e privati per creare una omogenea sensibilità progettuale a livello mondiale, specie in un settore strategico come quello delle costruzioni".

 

 

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