Cresce la raccolta di rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici

È quanto emerge dal Rapporto Annuale 2018 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia

Nel 2018 la raccolta di RAEE, rifiuti da prodotti elettrici ed elettronici, ha superato le 310 mila tonnellate (+4,8%), pari a una media pro capite di 5,14 kg per abitante. È quanto emerge dal "Rapporto Annuale 2018 sul Sistema di Ritiro e Trattamento dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche in Italia"realizzato dal Centro di Coordinamento RAEE. Il risultato ottenuto dal Sistema RAEE nel 2018”, commenta Giorgio Arienti, presidente del Centro di Coordinamento RAEE, “è frutto dell’impegno sinergico dei sistemi collettivi e di tutti i gestori della raccolta, i Comuni, le aziende di gestione rifiuti, i distributori e gli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Si tratta di un risultato significativo, ma il percorso per raggiungere i target fissati dall’Unione Europea è ancora lungo e non privo di ostacoli, a partire dal perdurare di una disomogeneità territoriale dei sistemi di raccolta, che oscillano da realtà di eccellenza a strutture del tutto insufficienti a soddisfare le esigenze della popolazione. La comunicazione nei confronti dei cittadini, per aumentare la sensibilità nei confronti della raccolta differenziata dei RAEE, e il potenziamento della rete infrastrutturale di raccolta sono compiti dai quali gli Enti Locali non possono esimersi. Il sistema di gestione dei RAEE istituito dai produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche anche nel 2018 ha garantito un servizio di ritiro capillare ed efficiente in tutta Italia. Non solo: i produttori di AEE, attraverso i sistemi collettivi, hanno messo a disposizione dei soggetti che effettuano la raccolta oltre venti milioni di euro tra premi di efficienza, fondo per lo sviluppo delle infrastrutture di raccolta e finanziamenti per la comunicazione locale e nazionale”.

Un po’ di numeri

L’anno scorso i sistemi collettivi hanno raccolto complessivamente in Italia 310.610 tonnellate di RAEE, pari a un incremento del 4,8%. La raccolta media pro capite si attesta così a 5,14 kg per abitante. Cresce anche la rete infrastrutturale attiva sul territorio nazionale che comprende 4.212 centri di raccolta, con un ulteriore miglioramento del servizio a disposizione dei cittadini e consumatori per il corretto conferimento dei RAEE. Nel 2018 quasi un terzo della raccolta assoluta (102.000 tonnellate) è costituita dai grandi bianchi (R2), dato in crescita di oltre il 6% rispetto al 2017. In generale, tutti i raggruppamenti sono in crescita ad accezione di Tv e monitor (R3) in calo del 3,2%. In confronto all’immesso, la raccolta di questa tipologia di prodotti con quasi 60.000 tonnellate è comunque più che notevole, ma la prima volta è superata dalle quasi 63.000 tonnellate dei piccoli elettrodomestici e dall’information technology (R4), che registra un incremento del 13,5%. Il calo si spiega con l’affermarsi dei televisori e dei monitor a schermo piatto (sostanzialmente LCD) che hanno un peso medio decisamente inferiore rispetto ai tradizionali televisori a tubo. Il raggruppamento Freddo e clima (R1) cresce del 4,6% e si attesa a poco più di 84.000 tonnellate. Sempre in crescita anche la raccolta delle sorgenti luminose che sfiora le 2.000 tonnellate (+9%).

Ancora differenze nel Paese

Il Rapporto evidenzia un andamento della raccolta positivo in quasi tutto il Paese, nonostante il perdurare di differenze, anche ampie tra le diverse aree territoriali. Seppur con trend di crescita differenti, Nord, Centro, e Sud rafforzano ulteriormente i quantitativi di raccolta complessiva rispetto al 2017, purtroppo il gap dell’area Sud e Isole con il resto d’Italia rimane evidente, a conferma del fatto che, benché in crescita, la raccolta in queste regioni dovrà essere potenziata a ritmi più sostenuti nel prossimo futuro. La stessa situazione si osserva nella raccolta pro capite, in crescita in quasi tutto il Paese.

Nelle regioni del Nord la raccolta complessiva risulta in aumento del 3,64% rispetto al 2017 per un totale di poco più di 171.000 tonnellate, e quella media ammonta a 6,17 kg per abitante. In termini di raccolta assoluta le regioni registrano un segno positivo, fatta eccezione per il Piemonte che mostra un preoccupante calo di quasi il 5%. Spicca, al contrario, l’incremento a doppia cifra della Liguria (+11,49%), la migliore crescita a livello nazionale.

La Valle d’Aosta conferma nuovamente il primato nazionale nella raccolta pro capite che nel 2018 risulta addirittura doppio alla media nazionale con 10,50 kg di RAEE per abitante. Tra le regioni più virtuose per raccolta pro capite, si distinguono anche Emilia Romagna e Trentino Alto Adige, rispettivamente con 7,58 kg e 7,37 kg di RAEE raccolti per abitante.

La raccolta nel Centro Italia cresce del 7,13% rispetto all’anno precedente - si tratta dell’incremento maggiore tra le aree - con andamenti molto positivi in tutte le regioni ad eccezione dell’Umbria che registra una leggera flessione (-0,61%). La media pro capite sale a 5,30 kg di RAEE per abitante, superando con il dato nazionale. Particolarmente positivo il trend di crescita delle Marche che registra un incremento nella raccolta dell’11,01%, secondo miglior risultato a livello nazionale.

Giorgio Arienti, presidente del Centro di Coordinamento RAEE

Non solo prosegue, ma migliora, la fase di crescita della raccolta differenziata di RAEE registrata lo scorso anno nell’area Sud e Isole, che nel 2018 evidenzia un incremento del 5,55%, migliorativo rispetto a quello più contenuto del 2017. Sei regioni su sette segnano risultati positivi, in controtendenza solo il Molise la cui raccolta cala del 9,27% rispetto all’anno precedente. Un dato doppiamente preoccupante si si considera che con la Sardegna questa regione vanta la migliore presenza media di centri di raccolta sul territorio, addirittura doppia rispetto alla media nazionale. Miglior performance in assoluto nell’incremento della raccolta spetta ancora una volta alla Sardegna che con un +9,31% registra la terza migliore crescita a livello nazionale. Molto positivi anche i trend di crescita di Puglia e di Calabria, rispettivamente a +8,60% e +7,25%. A livello di raccolta pro capite, la Sardegna registra il secondo dato più alto a livello nazionale: 7,71 kg di RAEE per abitante. Segue la Campania con 6,01 kg/ab, tutte le altre regioni sono purtroppo ancora al di sotto della media nazionale.

Prime Valle d’Aosta e Lombardia

Nella classifica delle Regioni, come già evidenziato la Valle d’Aosta doppia la media nazionale nella raccolta pro capite, confermando così la leadership nazionale (10,50 Kg pro capite). Per valori assoluti, sul podio nazionale si conferma invece la Lombardia con 57.652 tonnellate di RAEE raccolti (5,96 Kg pro capite). Nel Centro Italia è la Toscana a confermarsi la regione più virtuosa sia per raccolta complessiva, con 26.679 tonnellate di RAEE raccolti, sia per media pro capite, pari a 7,14 kg/ab. A sua volta, nel Sud Italia la Campania conferma il primo posto nella raccolta assoluta con 17.220 tonnellate di RAEE, mentre la Sardegna è prima per raccolta pro capite, con 7,71 kg/ab. Da segnalare il Molise con 6,01 kg pro capite. Le ultime tre posizioni per raccolta procapite spettano rispettivamente a Sicilia (2,89 kg/ab), Puglia (2,95 kg/ab) e Campania (2,96 kg/ab), dati assolutamente al di sotto della media nazionale e molto lontani dagli ambiziosi obiettivi imposti dall’Unione Europea.

Analizzando la diffusione dei centri di raccolta, al primo posto c’è la Valle D’Aosta con 21 CdR, seguita dal Trentino con 20 strutture ogni 100.000 abitanti. Il dato peggiore spetta purtroppo ex equo a Sicilia e a Lazio con soli tre centri di raccolta ogni 100.000 abitanti. Il Centro di Coordinamento RAEE, i consorzi e i produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”, sottolinea Giorgio Arienti, “continueranno a impegnarsi – come hanno sempre fatto in questi undici anni – per essere all’altezza delle prossime sfide, offrendo un contributo concreto alla transizione verso l’economia circolare. Siamo certi che il Ministero dell’Ambiente sarà al fianco dell’industria virtuosa del riciclo per arginare il fenomeno della gestione illegale dei RAEE, definendo standard di qualità obbligatori per il trattamento e potenziando i controlli lungo tutta la filiera.

Secondo CDC RAEE sono almeno 140mila le tonnellate di RAEE che mancano all’appello, cioè che non sono trattate secondo il ciclo corretto di recupero e riciclo: una parte di questi RAEE è semplicemente dispersa nell’ambiente (il frigorifero abbandonato al bordo di una strada), altri prendono “vie diverse” finendo per esempio nel trattamento dei residui ferrosi e altri ancora sono cannibalizzati per ottenere parti di ricambio, destino quest’ultimo piuttosto diffuso tra i grandi elettrodomestici.

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