Delle 25 città che attraggono più investimenti, 13 sono negli Stati Uniti, 6 in Europa e 6 in Asia-Pacifico. New York confermata città top per gli investimenti complessivi. Milano è al 45° posto con un volume annuo di circa 4 miliardi di dollari e una crescita del 10,7% nel 3° trimestre 2017

Secondo la ricerca pubblicata da Cushman & Wakefield ("Winning in Growth Cities” https://cushmanwakefield.turtl.co/story/winningingrowthcities, rapporto annuale che analizza gli investimenti nell'immobiliare commerciale, e classifica le città in base alla capacità di attrarre capitali), i volumi del mercato globale degli investimenti immobiliari sono aumentati del 4% nel 2017 (a giugno) rispetto al 2016, arrivando a quota 1,5 trilioni di dollari.
Nei 12 mesi precedenti al mese di giugno 2017, le prime 25 città classificate hanno assorbito a livello globale quasi la metà degli investimenti, nonostante alcune di esse abbiano registrato forti cali.
New York, che accusa una botta negativa sugli investimenti (-37%), resta la più ricercata per il sesto anno consecutivo.
Anche Londra non brilla e con -25% esce dalle prime tre posizioni, in compagnia di Parigi (-21%). La limitata disponibilità di immobili è uno dei fattori alla base di questi risultati negativi.

Città emergenti: San Francisco entra nella top 3
Tra le città emergenti troviamo San Francisco, che ha fatto ingresso nelle prime tre posizioni grazie a una crescita del 4,5%, e Hong Kong il cui incremento sfiora il 20%.
Città di 2° livello come Malmö, Nizza e Osaka hanno guadagnato terreno grazie al maggiore interesse dimostrato dagli investitori stranieri che hanno ampliato il raggio d’azione alla ricerca di rendimenti migliori.

Nord America l'area più attrattiva
Il Nord America si è confermata l'area più magnetica per gli investimenti: 13 città si classificano fre le migliori 25. Seguono Europa e Asia-Pacifico con 6 città ciascuna.
Le città dell’Asia-Pacifico registrano gli incrementi più importanti: addirittura +98% a Seul e +52% a Singapore.
"La forte crescita globale è una sorpresa -commenta David Hutchings, responsabile Emea Investment Strategy di Cushman & Wakefield e autore del rapporto- soprattutto considerando le difficoltà che il mercato ha dovuto affrontare nel 2016; ma il sentiment degli investitori è decisamente migliorato. Con i timori di un’ascesa dei populismi fortunatamente non confermati, almeno per il momento, la globalizzazione nel settore immobiliare continua a ritmo sostenuto".
"La diminuzione dell’attività osservata in alcune delle principali città riflette più una limitata offerta di opportunità, che un vero e proprio calo della domanda -prosegue Hutchings- anche se il rialzo dei prezzi sta spingendo gli investitori ad allargare gli orizzonti. La capacità di New York, Tokyo e Londra di adattarsi e reinventarsi continuerà a rafforzare la loro egemonia a livello mondiale, ma la concorrenza sta diventando sempre più agguerrita e l’attenzione degli investitori si sta rivolgendo sempre più verso location di 2° livello. Diciotto mercati che non erano nel mirino degli investitori stranieri nel biennio 2015-2016 stanno guadagnando posizioni: fenomeno indicativo della volontà degli investitori di spostarsi in nuovi mercati".

Europa centrale e dell'est le migliori per crescita complessiva
Le capitali dell’Europa centrale e orientale sono state le migliori in termini di crescita complessiva. L’aumento dei volumi a Praga, Budapest e in particolare a Sofia, ha portato queste città a superare quelle dell’Europa occidentale. Analogamente, la fiducia è cresciuta ad Atene, pur partendo da una base modesta, con volumi che hanno raggiunto i valori massimi registrati negli ultimi 10 anni.

Emea: 10 delle prime 25 città in Europa
Dieci delle prime 25 città al mondo in grado di attrarre investimenti internazionali sono in Europa, con Londra, Parigi, Amsterdam e Berlino nella top 5. Alcune città tedesche hanno scalato la classifica: Berlino ha guadagnato due posizioni e Francoforte ben nove posizionandosi fra i primi dieci destinatari di capitali stranieri.
L’interesse nei confronti di Francoforte è stato particolarmente marcato tra gli investitori di Asia e Medio Oriente, che hanno aumentato la loro quota di investimenti rispettivamente del 461% e del 132%.
Per la prima volta in quattro anni, le capitali europee sono le principali destinatarie di investimenti stranieri, superando perfino il Nord America.

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