Nella prima settima di apertura il centro commerciale Maximo ha registrato in media 26.227 clienti al giorno per un totale di 170.000 persone

Garantire l'applicazione delle molteplici misure di sicurezza necessarie alla gestione ordinata dei flussi di visitatori, onde mantenere il giusto rapporto persone/mq previsto dalle normative, richiede un notevole sforzo non solo in termini di investimento, ma anche di addetti assegnati ai controlli e allo smistamento del traffico. Soprattutto durante la prima di un nuovo e grande centro commerciale come Maximo Shopping Center, inaugurato a Roma, il 27 novembre, in via Laurentina 865. Ne parliamo perché Cushman & Wakefield ha reso noti alcuni dati relativi al modello di gestione che ha consentito di aprire, nonostante l'emergenza nazionale della seconda ondata, il Maximo, prima inaugurazione di un centro commerciale di grandi dimensioni nel 2020 (non è la prima in assoluto, se consideriamo per esempio il Lingotto, che ha aperto a fine ottobre, e che comunque è anch'esso un'eccezione in questo Dresda-like 2020).

Per renderci conto del dispiego di energie, strutture e personale, basta leggere alcuni dati forniti da Cushman&Wakefield, che, lo ricordiamo, è la società che ha commercializzato (e gestisce) l'intero centro commerciale: 160 negozi e attività.

Ecco i numeri e i dispositivi: oltre 500 transenne per facilitare le file in ingresso; rilevatore della temperatura ai cinque varchi di entrata; sistema di conteggio del footfall in entrata e uscita, abbinato a una App che monitora in tempo reale le presenze; percorsi cordonati all’interno, oltre 60 erogatori igienizzanti a servizio, e poi semafori per disciplinare l’accesso ai servizi igienici, segnaletica e pannelli informativi in tutta la galleria e nella ristorazione, annunci e raccomandazioni veicolati attraverso canali di comunicazione interni (in store), sito internet e social, e ancora oltre 50 addetti dedicati alla gestione dei flussi pedonali, dentro e fuori dal centro. E soprattutto: in accordo con le autorità e nel rispetto ai Dpcm, è stato posto un limite massimo di 4.883 presenze simultanee nel centro: 1 persona ogni 15 mq per una superficie complessiva di circa 74.300 mq.

Le affluenze della prima settimana

Il 27 novembre il sistema di conteggio dei passaggi (footfall) installato ai varchi d’ingresso, ha rilevato 27.194 visitatori. La media dei giorni feriali è stata di 26.227 clienti al giorno; 7.657 al giorno nel fine settimana, con solo il Pam Superstore aperto. Oltre 170.000 persone hanno varcato la soglia del centro, nella prima settimana.

Cushman&Wakefield fa notare che le performance non sono paragonabili ai valori ottenuti da strutture analoghe, considerando la capienza contingentata, gli orari ridotti e l’intera offerta di intrattenimento/tempo libero (entertainment/leisure) inibita. 

"Nonostante l’ininterrotto afflusso di clienti da tutta Roma e provincia, Maximo ha garantito in tutti i momenti il rigoroso rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza -precisa Cushman&Wakefield- offrendo un’esperienza di visita e di acquisto completa e appagante. È quanto emerge dall’ascolto in diretta dei social, attivati dal pre-apertura come canali di comunicazione privilegiati con il pubblico e gli operatori del settore".

"Il mercato retail sta vivendo un momento di trasformazione, e il Covid è un catalizzatore che sta accelerando l’evoluzione delle strutture e influenzando le attese chi vive nel centro commerciale -aggiunge Joachim Sandberg, responsabile per l'Italia di Cushman & Wakefield-. Oltre al trend che ha visto crescere la dimensione esperienziale, si rileva una maggiore sensibilità dei consumatori ai temi della salute e del benessere, al valore del tempo libero, alla vita di comunità e alla responsabilità sociale. Maximo incorpora tutto questo: è un centro di nuova concezione, futuristico se si considera che il progetto è nato 20 anni fa, ma soprattutto è un centro che si cala nel territorio. Il 15% della superficie è dedicato al tempo libero. Una componente importante che, pur essendo meno redditizia per la proprietà, si è voluta inserire per rispondere alle esigenze del cliente. Altrettanto importante la ristorazione, e soprattutto l’attenzione alla comunità, con una piazza civica e 10 attività riservate ai servizi e pensate per il quartiere. Questo è l’unico centro commerciale in Italia ad avere Primark e Decathlon direttamente in galleria. È il primo per dimensioni nel quadrante, secondo all’interno del raccordo anulare e terzo su tutta Roma".

L’iniziativa di pre-apertura digitale ha generato un intenso scambio tra gli influencer protagonisti dell’anteprima, realizzata grazie a video e post sui social. Oltre 600.000 utenti raggiunti e 2,5 milioni di visualizzazioni dimostrano che il consumatore si muove già con disinvoltura in logiche omnichannel, "e che la strada aperta da Maximo è quella giusta" aggiunge Sandberg.

MAXIMO SHOPPING CENTER: scheda essenziale

Progetto: Studio 3c+t Capolei Cavalli

Sviluppatore: Parsec 6 SpA, che detiene anche la proprietà del centro commerciale

Commercializzazione e gestione: Cushman&Wakefield

Dimensioni e pdv: Gla 65.000 mq, +100.000 mq di parcheggi coperti; 15.000 mq di piazza pubblica aperta, 160 esercizi, 40 ristoranti/bar

Parcheggio: 3.000 posti auto gratuiti

Principali insegne/àncore: Decathlon, Euronics, H&M, La Feltrinelli, Maison du Monde, OVS, Pam Superstore, Piazza ItaliaPrimark, Pellizzari

Leisure: palestra McFit, UCI Luxe Cinema (550 posti, 7 sale con maxi-schermi, poltrone salotto Vip reclinabili, sistema audio iSens)

Fec: Joy Village con video game arcade, area giochi per bambini, aree per party e compleanni

Ristorazione: 2 food court, una dedicata al cibo da strada (street food), con spazio per spettacoli dal vivo. Fra le insegne alla prima apertura su Roma: The Meatball Family, Pie-Pizzeria italiana espressa, Doppio Malto (ad oggi presente solo in centro città)

Servizi: farmacia, bancomat, poliambulatorio medico CGS Point, centro veterinario Ca' Zampa

Maximo: un format unico a Roma e non solo

Roma vanta storicamente un‘offerta commerciale ricca e diversificata, con vie dello shopping vitali e consolidate, non solo in centro storico, e grandi mall di successo. Maximo si inserisce quindi in un contesto altamente competitivo con elementi di unicità immediatamente riconosciuti dal pubblico. Sul fronte shopping, i format spaziano dal mass market al segmento medio-alto, con new entry molto attese sul mercato romano e nel centro-sud Italia. Anche l’offerta ristorativa propone qualcosa di inedito, non solo nel numero (40 tra bar e ristoranti) e nelle insegne,  ma nel concept: due food court, una al primo livello caratterizzata soprattutto da ristorazione servita e fast food internazionale, un’altra al secondo livello, dedicato all’entertainment, concepita per un consumo più libero e destrutturato, con chioschi di street food e possibilità di live show anche fino a tarda ora, quando le normative lo consentiranno. A un’offerta leisure completa e originale (cinema multisala nella formula più evoluta, family entertainment center di ultima generazione, palestra), Maximo combina una gamma di servizi studiati per rispondere alle esigenze del territorio e in particolare del quartiere Laurentino che grazie al Centro si arricchisce anche una grande piazza pubblica, spazi di socialità e un landmark architettonico di grande valore.

Mirko Bertaccini, CFO di Parsec 6 Spa,  sottolinea: “Inaugurare Maximo è anche una risposta alla grave crisi economica che stiamo vivendo. Solo il Centro ha generato oltre 1.500 posti di lavoro, ma il totale degli occupati può arrivare a circa 3.500 addetti, se si calcola tutto l’indotto. Ci auguriamo che Maximo, con la nuova piazza Gabriella Ferri e la futura nuova sede del Municipio, possa diventare il cuore pulsante del quartiere e luogo d’attrazione per tutta la Capitale.”

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome