Dairy Summit, Patuanelli: difendere il settore e fermare le fake news

Il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli è intervenuto in collegamento nel corso della 3° edizione del Dairy Summit
Occorre individuare misure alternative per sostenere il settore a partire dagli ecoschemi. Sarà istituito un tavolo permanente presso il Mipaaf per analizzare i problemi e dare soluzioni

Il ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli è intervenuto in collegamento nel corso della 3° edizione del Dairy Summit, l’appuntamento di riferimento alla Fiera di Verona per la filiera del latte e dei prodotti lattiero-caseari.

“Questo è un momento importante per tutta la filiera. Il settore va difeso, è necessario in quanto si tratta di un asset molto importante per il paese. Occorre fermare le fake news sul comparto perché la Filiera lattiero casearia ha contribuito -e continua a farlo- a mantenere la qualità e l’eccellenza al fianco della sostenibilità. Un percorso che va avanti da anni attraverso le buone pratiche che hanno visto investimenti, innovazione e processi sostenibili assolutamente virtuosi. La zootecnia viene troppo spesso descritta come non curante dell’ambiente ma è assolutamente il contrario.”

“Le valutazioni di impatto della Pac rispetto ai minor fondi sul primo pilastro -ha proseguito il ministro- ci porta a un quadro difficile per la zootecnia. Occorre quindi individuare misure alternative per sostenere il settore a partire dagli ecoschemi. Con gli ecoschemi verrà posta particolare attenzione alla riduzione antibiotici, e anche al benessere animale, mediante sostegni graduali, ma la dotazione di questo ecoschema dovrà essere proporzionale all’impatto che avrà sugli allevatori. Ci sono poi le Agroenergie nel Pnrr. Agrosolare, 1,5 mld di euro per pannelli fotovoltaici sui tetti delle stalle, 1,1 mld di euro per gli impianti fotovoltaici a terra, 500 milioni di euro per la meccanizzazione (sostituzione parco macchine), tutti importanti accompagnamenti al reddito.”

“La visione europea partita da Green Deal e dal Farm to Fork va nella giusta direzione solo se si sostiene l’agricoltura con la dotazione di strumenti per essere custodi dell’ambiente. Bisogna capire che la gestione del territorio è una modalità per conservare e tutelare l’ambiente. Bando proteine animali e allevamenti vuol dire non fare il bene del settore e dell’uomo. One health non può essere One diet. L’omologazione è un danno per la sovranità alimentare dei paesi. Quando leggo le rigide posizioni di Eat Lancet mi spaventa il fatto che si voglia passare ad un sistema omologato di produzione agroalimentare, che mette in mano di pochissimi le capacità produttive e che porta il cibo da prodotto naturale a prodotto artificiale di laboratorio, mettendo in discussione la nostra libertà di scelta, imponendoci cosa dobbiamo mangiare. Non possiamo, poi, dare un colore al cibo con il nutriscore.”

“Ho appena concluso la raccolta firma sull’accordo latte –ha concluso il ministro- un segnale di unità di una filiera che funziona e che sarà rafforzata anche con il contratto di filiera. Sostenere l’aumento dei costi delle materie prime è di fondamentale importanza. Firmerò in seguito anche per un tavolo permanente per la filiera perché questo è un momento delicato. Ci sono problemi strutturali e quindi è più che mai necessario un tavolo permanente presso il Mipaaf per analizzare problemi e dare le soluzioni, non solo analisi.”

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